Fratelli degli appalti, spuntano lavori pubblici anche per il comune di Galzignano

I fratelli Miola, Filippo e Stefano di Saonara
SAONARA - La Procura ha chiuso le indagini sui fratelli Miola accusati di abuso d’ufficio continuato in concorso. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare del fascicolo,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAONARA - La Procura ha chiuso le indagini sui fratelli Miola accusati di abuso d’ufficio continuato in concorso. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare del fascicolo, a breve ne chiederà il rinvio a giudizio. Sono Stefano Miola, 57 anni, responsabile dell’Area Affari Generali e risorse del Comune, e assessore al Comune di Galzignano Terme. Poi c’è Filippo Miola legale rappresentante Array System Srl che si è appena autosospeso dalla carica di vice presidente di Confindustria Vicenza. Secondo l’accusa Stefano, tra il 2015 e il 2021, avrebbe dato al fratello appalti per 100 mila euro per lavori e servizi da effettuare in municipio relativi al settore informatico. 

I nuovi sviluppi sul caso dei fratelli Miola

Durante le indagini i carabinieri hanno passato al setaccio tutti i lavori effettuati per le amministrazioni comunali dalla Array System Srl. E, secondo l’accusa, oltre che per il comune di Saonara l’azienda di informatica con sede a Grisignano di Zocco in provincia di Vicenza, avrebbe dato il suo supporto anche al comune di Galzignano Terme dove è assessore Stefano Miola. Avrebbe effettuato manutenzione per il settore informatico per circa 20mila euro
Tutto è partito a seguito di alcuni esposti nei confronti di Stefano Miola. Secondo l’accusa Stefano Miola, nell’arco di sei anni tra il 2015 e il 2021, avrebbe dato al fratello Filippo 54 incarichi per un totale di 100mila euro. Tutte operazioni sotto la soglia dei 40mila euro, così da evitare come previsto per legge la gara per accedere all’appalto. Gli uomini dell’Arma, durante le indagini, si sono recati in diverse occasioni in Municipio per acquisire atti relativi all’inchiesta. Per entrambi i fratelli Miola l’accusa è di abuso d’ufficio continuato in concorso. Stefano perchè di fatto pubblico ufficiale, mentre Filippo in qualità di legale rappresentate della ditta Array System a cui sono stati affidati i 54 incarichi. Inoltre a Stefano Miola è stata contestata la mancata astensione nel decidere di una gara in favore di un congiunto. 

Filippo Miola si è autosospeso dal lavoro, il fratello Stefano è assessore

Filippo Miola è il legale rappresentante della ditta Array System di Grisignano di Zocco specializzata in lavori e servizi nel settore informatico. Lo scorso 2 giugno si è autosospeso dall’incarico di vice presidente di Confindustria Vicenza, «in attesa che le indagini e la giustizia facciano il proprio corso e possano accertare le eventuali responsabilità nel più breve tempo possibile» come ha spiegato in una nota l’associazione degli industriali Berici. 


Stefano invece è il responsabile dell’Area Affari Generali e Risorse del Comune di Saonara, nonchè dal 18 giugno del 2018 anche assessore del comune di Galzignano Terme con delega a bilancio, finanze, personale e urbanistica ed edilizia privata. Nel 2014, sempre da assessore del comune di Galzignano, Miola è stato scagionato dall’allora Ministro per la semplificazione e pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, per la chiacchierata assunzione di un geometra in Municipio. Miola è stato poi assolto nel 2017 per la vicenda del “concorsone” all’interno del comune di Saonara. Anche in quel caso era stato accusato di abuso d’ufficio per un posto da geometra, ma non ci fu alcun illecito. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino