Fra Dario consacrato eremita dal vescovo Cipolla

Fra Dario consacrato eremita dal vescovo Cipolla
PADOVA - Solitudine, contemplazione, preghiera. È la vita che ha scelto di condurre fra Dario Maria Lago, 66 anni, che oggi sarà consacrato eremita dal vescovo...

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PADOVA - Solitudine, contemplazione, preghiera. È la vita che ha scelto di condurre fra Dario Maria Lago, 66 anni, che oggi sarà consacrato eremita dal vescovo Claudio Cipolla nella chiesa di Santa Lucia a Padova. Una scelta, la sua, che viene dopo un percorso di studio e non presa alla leggera. 


«Vivo questi giorni con stupore per la consapevolezza della mia povertà e del fatto che Dio si è inchinato su di me ha detto fra Lago C'è gratitudine, ma soprattutto commozione nel pensare a questo Infinito che si dona, ti viene incontro e ti chiede di fidarti di lui totalmente. L'eremita deve testimoniare prima di tutto il bisogno di Dio, forse alle volte l'abbiamo trascurato un po' troppo. Mi chiedo allora come suscitare la consapevolezza che abbiamo bisogno di Dio? Siamo portatori di un vuoto, ma la solitudine, per me, si fa comunione e annulla le distanze nella preghiera continua per tutti». Fra Lago è originario di Piazzola sul Brenta. Ultimo di sette figli, dopo il diploma triennale di meccanico tornitore, ha conseguito la maturità classica e il diploma di operatore addetto all'assistenza; sul piano della formazione teologica e spirituale ha frequentato la scuola serale di Teologia per laici di Vicenza e la Scuola di spiritualità dell'Istituto Sant'Antonio dottore di Padova. Numerose le sue esperienze lavorative che si sono incrociate con l'impegno in servizi di volontariato e con l'approfondimento della sua vocazione eremitica. Prima della professione temporanea ha fatto un percorso di due anni di approfondimento e di noviziato, portando avanti la sua dedizione all'adorazione perpetua notturna, che ha proseguito come impegno in questi ulteriori anni di vita eremitica, basata su una regola di vita che trova i suoi fondamenti nei consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza), nell'amore per il prossimo, nel servizio della Chiesa, nel silenzio abitato dalla vita di preghiera, dall'ascolto e dalla meditazione. La vita eremitica è regolata dal canone 603 del Codice di diritto canonico che nel 1983 ha introdotto la possibilità di via consacrata per il singolo fedele che fa la sua professione nelle mani del vescovo diocesano, che ne approva la regola di vita e ne segue il cammino. Domani, invece, ci sarà la professione perpetua di suor Nicole Francescato, 34 anni, delle suore Dimesse figlie di Maria Immacolata, originaria di Torreglia. E proprio nella parrocchia di Torreglia alle 16 monsignor Alberto Albertin, delegato vescovile per gli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica, emetterà i voti.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino