«Istigò all'odio razziale»: condannata a un anno la professoressa Pontini

La professoressa Fiorenza Pontini
VENEZIA - La professoressa Fiorenza Pontini è responsabile del reato di istigazione all'odio razziale. Lo ha stabilito il Tribunale di Venezia condannando la docente...

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VENEZIA - La professoressa Fiorenza Pontini è responsabile del reato di istigazione all'odio razziale. Lo ha stabilito il Tribunale di Venezia condannando la docente veneziana ad un anno di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento di 3 mila euro all'associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione, costituitasi parte civile con l'avvocato Fabrizio D'Avino.


La sentenza è stata letta poco prima delle 18 dal presidente Stefano Manduzio. Il pm Paola Mossa aveva chiesto 15 mesi. Il difensore, l'avvocato Renato Alberini, si è battuto invano per dimostrare che la docente si è limitata ad esercitare il diritto di espressione del proprio pensiero e che, in ogni caso, le dichiarazioni postate su Facebook non concretizzano un reale e concreto incitamento all'odio razziale.

Nell’estate del 2016, l'insegnante di liceo finì nell’occhio del ciclone, e venne sospesa e poi licenziata, per una serie di frasi pubblicate sul suo profilo: “Bisogna eliminare anche i bambini dei mussulmani tanto sono tutti futuri delinquenti”; “Speriamo che affoghino tutti… che non se ne salvi nessuno” (a proposito dei migranti), “Mi dispiace che qualche profugo si salvi”, “Almeno morissero tutti”; “Bruciateli vivi”, “Ammazzateli tutti”.


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Il Gazzettino