Joe Formaggio: «Voglio vedere la maggioranza dei veneti di pelle bianca». Il partito: «Valuteremo provvedimenti»

Polemiche per l'uscita razzista del consigliere regionale che non è nuovo a fatti simili

A sinistra, Joe Formaggio
VENEZIA - «Voglio vedere la maggioranza dei cittadini veneti di pelle bianca. Posso dirlo o no? E anche la gente la pensa così». Una frase per la quale...

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VENEZIA - «Voglio vedere la maggioranza dei cittadini veneti di pelle bianca. Posso dirlo o no? E anche la gente la pensa così». Una frase per la quale l'autore, Joe Formaggio, consigliere regionale di Fdi, si è poi scusato, spiegandola come l'inizio di «un ragionamento provocatorio». Ma la provocazione non è stata colta nemmeno dal suo partito. Giovanni Donzelli ha fatto sapere che la registrazione della trasmissione tv in cui era stata detta la frase in questione, era stata già inviata alla commissione di disciplina di Fratelli d'Italia, «per valutare conseguenti provvedimenti».

La frase incriminata

Joe Formaggio è l'ex sindaco di Albettone, comune vicentino in cui vennero piantati cartelli stradali di «divieto ai nomadi», e si era definito il sindaco che «dorme con il fucile sotto il cuscino». Nel 2018 fu condannato a un risarcimento di 12 mila euro per comportamento discriminatorio e incitamento all'odio razziale. Un'altra sentenza di condanna l'aveva pagata con un anno di servizi sociali, anche alla Caritas. Ieri sera, 30 agosto, in diretta sull'emittente Rete Veneta, si stava parlando di migranti: «Oggi - ha detto - sono andato in viale Milano a Vicenza, ero l'unico bianco. Non mi piaceva e non piace nemmeno alla maggioranza delle persone. Non possiamo fare diventare l'Italia la seconda Africa, non voglio vedere il Veneto con la maggioranza di cittadini di colore scuro». Poi ha aggiunto: «Voglio vedere la maggioranza dei cittadini veneti di pelle bianca. Posso dirlo o no?».

Il pentimento

Diverse ore dopo è arrivato il pentimento: «Chiedo scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi - ha scritto il consigliere - Il mio era un ragionamento provocatorio che voleva mettere al centro la questione dell'immigrazione clandestina; ragionamento che, estrapolato dal contesto in cui è stato pronunciato, ha assunto un significato che non era quello che volevo esprimere». Scuse tardive che non hanno evitato l'intervento - a nome del partito - del responsabile organizzazione di Fdi, Donzelli: «In Fdi non c'è spazio per il razzismo. Il colore della pelle non indica né la qualità né la correttezza, il merito o l'amore e il rispetto per l'Italia. Valutare le persone in base al colore della pelle è incompatibile con noi».

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Il Gazzettino