Francesco, baby scrittore a 13 anni: fa già incetta di premi letterari

Francesco, il baby scrittore
UDINE - Ha tredici anni, Francesco. Ma da quando ne aveva otto ha cominciato a fare incetta di premi letterari. L’ultimo, vinto sbaragliando i concorrenti con 800 caratteri...

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UDINE - Ha tredici anni, Francesco. Ma da quando ne aveva otto ha cominciato a fare incetta di premi letterari. L’ultimo, vinto sbaragliando i concorrenti con 800 caratteri su whatsapp che affidavano al linguaggio modernissimo di una chat il racconto antichissimo della Biblioteca di Alessandria. Eppure, da grande, lui, che ha il pallino della storia e una passione sfegatata per Napoleone, non si immagina scrittore, ma si sogna ingegnere navale.


IL PREMIO Il concorso, “Racconta una storia breve”, promosso dal circolo culturale La Gazza di Borno, l’ha scovato su internet. «Quando ho visto questa traccia originale, per puro caso - racconta il giovanissimo Francesco Palazzolo, di Udine -, mi ha incuriosito e così ho deciso di partecipare. Questo concorso mi ha appassionato particolarmente. E ho scritto della biblioteca di Alessandria d’Egitto, dopo un viaggio estivo che avevo appena fatto con la mia famiglia». Un luogo magico, che «nasconde un tesoro», «il presente» che «rincorre l’antico» come scrive nei suoi ottocento caratteri. «Questa biblioteca enorme mi ha affascinato. Un’architettura straordinaria e molto moderna per conservare manoscritti antichissimi che risalgono ad Alessandro Magno». Gli è piaciuta così tanto che «ci sono andato un giorno e anche l’indomani, durante il viaggio in Egitto. La biblioteca era il punto focale della città e valeva la pena. Mi è piaciuto il rincorrersi delle epoche, dal Medioevo con i manoscritti in latino alle scritture in arabo. C’è oltre mezzo milione di libri». E la giuria dell’undicesima edizione del concorso ha deciso di assegnargli la vittoria per la categoria ragazzi under 14 “Sms&Whatsapp”, che invitava i partecipanti a proporre il loro racconto usando le nuove tecnologie. la motivazione? «”Il presente rincorre l’antico” nel ricordo di una visita ad una celebre biblioteca di Alessandria d’Egitto. Un viaggio con la storia, la cultura e l’arte che esprime gratitudine attraverso immagini poetiche».

RICONOSCIMENTI Ma quest’ultimo premio, che gli è valso uno smartwatch, un attestato e una targa ufficiale, oltre alla pubblicazione nel volume “In viaggio con me”, in uscita nella primavera 2019, non è il primo, per Francesco. «Ho vinto altri due concorsi letterari - racconta -. Il primo cinque anni fa, quando avevo 8 anni, a Parma: mi hanno dato l’attestato ed un atlante. Poi, tre anni fa, ho vinto il concorso organizzato a Udine dedicato a Giulietta e Romeo (ha ottenuto un terzo premio ex aequo con la poesia “Rimetta” ndr). Ho scritto una poesia dedicata ai due amanti». E poi, quest’ultimo alloro da incorniciare. «Sono stato soddisfatto del premio: ho ricevuto la pergamena, la targa e anche l’orologio digitale che si collega al telefono». Ragazzino prodigio della scrittura, Francesco sinora ha partecipato a «cinque o sei concorsi di letteratura». Eh, sì, si concede, «un paio non sono riusciti benissimo. Ma ne ho vinti tre. È una buona percentuale», racconta il tredicenne, che nel tempo libero si diverte ad andare in giro e divertirsi con gli amici, come tutti i ragazzi della sua età, ma sa anche suonare il pianoforte e pure il violino. Va da sé che Francesco, che si appresta a frequentare la terza media, in italiano ha dei votoni («Ho 9-10»). Ma anche in storia arriva a giudizi più che lusinghieri. E non stupisce, infatti, che a fare da chiosa alla sua ultima “fatica” letteraria troneggi la figura del «grande Alessandro Magno, di cui resta la bellezza e la sua storia è storia dell’umanità».


 NAPOLEONE Ma c’è un altro condottiero al centro della sua attenzione. «Sono appassionato di storia - racconta il tredicenne udinese -. Il mio idolo è Napoleone. So che anche in Friuli organizzano delle ricostruzioni storiche, ma sono un pochino troppo giovane per fare il soldato», ci fa una battuta. E, difatti, una foto a cui tiene tantissimo è quella con il suo quadro preferito, un ritratto del Bonaparte a cavallo conservato al Château de Malmaison, in Francia, opera del pittore Jacques Louis David, che immortala il Grande Corso mentre attraversa le Alpi. Ma quando si chiede a Francesco cosa vuole fare da grande, non ha dubbi, visto che la sua passione per barche e affini è una costante della sua pur giovanissima vita. «Non saprei. Ma sarei predisposto a fare l’ingegnere navale. Anche se è un po’ fuori, per così dire, dai miei standard letterati. Sono abbastanza bravo in matematica», risponde pronto. E poi, gli sveliamo, un ingegnere navale guadagna probabilmente molto meglio di uno scrittore alle prime armi. E lui, serio: «Mi è arrivata questa notizia». 
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Il Gazzettino