Peghin candidato da Lega e Forza Italia: «Scelta importante»

L'imprenditore Francesco Peghin
PADOVA - La prudenza del candidato e lo slancio di chi lo sostiene. Mentre Francesco Peghin pesa ogni parola e spiega che «candidarsi a sindaco di Padova sarebbe una scelta...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - La prudenza del candidato e lo slancio di chi lo sostiene. Mentre Francesco Peghin pesa ogni parola e spiega che «candidarsi a sindaco di Padova sarebbe una scelta importante», i vertici di Lega e Forza Italia confermano tutto e rompono gli indugi: «È il miglior nome possibile, un nome per vincere». Nessuno nel centrodestra padovano ormai può smentire l’operazione: il cinquantasettenne patron del colosso Blowtherm (impianti di verniciatura e molti altri rami d’azienda), ex presidente di Confindustria Padova, è stato scelto dai due partiti come candidato sindaco della città. Una trattativa condotta a fari spenti, iniziata a fine maggio quando Peghin ha incontrato a Roma Salvini e Tajani e proseguita in piena estate fino all’accelerata decisiva dell’ultima settimana. 

L’IMPRENDITORE
Peghin, 57 anni, sceglie la linea del basso profilo ma per la prima volta esce allo scoperto: «Mi hanno contattato chiedendo la mia disponibilità - spiega - Sto ancora facendo le mie valutazioni, perche quella di mettersi al servizio della propria città come candidato sindaco sarebbe una scelta importante». 
L’ex campione del mondo di vela non si sottrae e conferma i contatti con il mondo del centrodestra. Se parla ancora di «valutazioni in corso» e non si lancia immediatamente nella sfida elettorale i motivi sono almeno due. Il primo è legato alle alleanze: Lega e Forza Italia lo appoggeranno di sicuro ma Fratelli d’Italia non è ancora salito sul carro e il confronto inizierà solo dopo le amministrative del 3-4 ottobre (come si può leggere nella pagina accanto). Peghin vorrebbe partire con l’intero centrodestra già compatto senza dover poi rincorrere successive alleanze. 
Il secondo motivo è legato in ogni caso ai tempi della politica: alle elezioni amministrative del 2022 mancano almeno otto mesi e non c’è alcuna fretta di buttarsi nella mischia, anzi. A ottobre la Lega avvierà la fase dei congressi e l’obiettivo di Matteo Salvini sarebbe quello di presentare ufficialmente i candidati delle grandi città solo successivamente, da novembre in avanti. 

IL CARROCCIO
Intanto però gli stessi partiti non si possono più nascondere. Alberto Stefani, segretario regionale della Lega, come status whatsapp ha scelto questa frase: «La mediocrità è di chi si accontenta. Il meglio è di chi sceglie!». Per lui questa candidatura appartiene di gran lunga alla seconda categoria: «Francesco Peghin è sicuramente un fuoriclasse, capace di far sognare la città di Padova - dichiara - Per condividere le scelte di nomi e squadra apriremo un tavolo interno e un confronto con le altre forze politiche e soprattutto civiche. Vogliamo dare a Padova un’amministrazione che non si accontenti dell’ordinanza amministrazione e sia capace di disegnare il futuro della città dei prossimi decenni. Per sfruttare al meglio le opportunità di questo particolare momento storico - chiude Stefani - il centrodestra deve mettere in campo una squadra di amministratori visionari e capaci di guardare avanti». Per lui Francesco “Chicco” Peghin può essere proprio questo. 

I FORZISTI


Stefani ha gestito sottotraccia l’operazione assieme all’ex sindaco Massimo Bitonci (oggi commissario di sezione) e un ruolo decisivo lo ha giocato anche il broker assicurativo Nicola Lodi, coordinatore cittadino di Forza Italia che ora commenta: «Quello di Peghin è un nome specchiato. È una brava persona, come d’altronde lo è pure Sergio Giordani. Sappiamo bene che Peghin è un imprenditore conosciuto e non ha scheletri nell’armadio. Può rappresentare il centrodestra, ottenere un importante consenso e raggiungere l’obiettivo. Sono davvero convinto che un nome simile possa consentirci di vincere». Ma quali saranno i prossimi passi? Lodi taglia corto e sorride: «Con Peghin ci siamo già visti e ci rivederemo presto».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino