Francesco Gabbani tappa del tour al Castello di Este: «Non vedo l'ora di salire sul palco, voglio provare a smuovere le coscienze»

Francesco Gabbani tappa del tour al Castello di Este:
ESTE (PADOVA) - Sarà la cornice dell’arena del castello di Este a ospitare, venerdì 7 luglio, la prima data di “Ci vuole un fiore”, il tour estivo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ESTE (PADOVA) - Sarà la cornice dell’arena del castello di Este a ospitare, venerdì 7 luglio, la prima data di “Ci vuole un fiore”, il tour estivo di Francesco Gabbani e primo show amico dell’ambiente, che unisce la leggerezza del varietà con la tematica, sempre più urgente, dell’ecosostenibilità.


Ospite della terza edizione di EsteEstate festival, il cantante sottolinea: «È un piacere fare il tour in un posto con una location così particolare. Parte dello spettacolo lo fa già la location, quindi mi dà una mano nel debutto di questo tour. Sono contento e onorato di partire da qui». La sua aspettativa è che ci sia una bella energia, un po’ derivante dal luogo e un po’ dal fatto che ha già avuto modo di tenere diversi concerti in Veneto, tra cui una partecipazione al Festival Show in Prato della Valle alcuni anni fa. «Ho suonato molto nella vostra regione e ci vengo sempre molto volentieri. Ho sempre riscontrato un grande affetto e supporto da parte del pubblico, e una risposta molto forte ed emozionante. La verità è che non vedo l’ora che sia il 7 di luglio».


INTERSCAMBIO UMANO
L’artista ha dimostrato in più occasioni di avere un rapporto molto stretto con i suoi sostenitori, cosa che non sempre si può riscontrare nei suoi colleghi, ma che per lui risulta essere la normalità. «Per quanto mi riguarda, è sottinteso che il pubblico e le persone che si appassionano alla mia musica diventano parte integrante di quello che faccio. Se sono qui oggi e sto per iniziare un nuovo tour è perché ci sono i miei fan che mi vengono ad ascoltare. È una cosa che facciamo insieme, e da lì per me diventa naturale costruire un rapporto con un interscambio umano, perché viviamo insieme dei contesti emozionali che giustificano una condivisione e un’apertura». Un nuovo tour, quello in partenza a luglio, che richiama il suo omonimo show di Rai 1, giunto quest’anno alla seconda edizione. «Ho scelto di dare al mio nuovo tour estivo il titolo “Ci vuole un fiore” - spiega Gabbani - perché avrà un filo conduttore con il senso del programma televisivo. Sto infatti lavorando ad un concerto nuovo che mette al centro la musica e la sua dimensione live e che prevede in scaletta, oltre alle canzoni che hanno fatto la storia del mio percorso artistico fino ad oggi, anche brani che raccontano la bellezza del nostro pianeta e brevi monologhi scritti appositamente per lo spettacolo».


MESSAGGI SOCIALI


Uno show dunque nel pieno stile del cantante, che da sempre con le sue canzoni e i suoi testi ricchi di giochi di parole e ironia riesce comunque a veicolare dei messaggi sociali di una certa importanza. «Un artista che sale sul palco ha dalla sua parte uno strumento di amplificazione di concetti, e se ha l’esigenza e la voglia di trasmettere messaggi importanti è una sua responsabilità farlo al meglio, che sia tramite la musica o qualsiasi altra forma d’arte. Poi ci sono modi diversi di farlo. Personalmente con questo tour non cerco di indottrinare le persone in termini scientifici e tecnici in merito alla transazione ecologica, anche perché non è il mio ruolo, ma posso provare a smuovere le coscienze e prenderle dal punto di vista sentimentale». Anche il titolo scelto per lo show e per il tour non è casuale. «Per me questa canzone esprime dei valori universali e Si presta a poter arrivare a più persone, perché nella sua semplicità racconta come sia importante essere consapevole dei meccanismi vitali di base, ovvero che a ogni causa corrisponde un effetto. Ci rende responsabili e consapevoli del fatto che quello che facciamo oggi provocherà un effetto» ha poi concluso. E per il futuro? Non ci sono progettualità specifiche, ma arriverà nuova musica. «Sto scrivendo canzoni nuove che prima o poi pubblicherò. Non so dire con esattezza quando ma ci sarà una nuova produzione musicale».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino