Gli 89 anni di Francesco Canella, auguri dai 4.200 dipendenti

Francesco Canella, patron dei supermercati Alì
 Ad augurargli “buon compleanno” sono stati in 4 mila 200. Con affetto e riconoscenza, come avviene in ogni ricorrenza in cui c’è da festeggiare il...

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 Ad augurargli “buon compleanno” sono stati in 4 mila 200. Con affetto e riconoscenza, come avviene in ogni ricorrenza in cui c’è da festeggiare il loro datore di lavoro. E che hanno voluto confermare pure in questo momento in cui l’emergenza Covid impone molte restrizioni. Per gli 89 anni di Francesco Canella, da mezzo secolo patron dei supermercati Alì, infatti, ancora una volta si sono mobilitati tutti i dipendenti che fanno parte dell’organico della catena diffusa nel Veneto e in Emilia, i quali ieri hanno voluto fargli avere il loro corale e unanime messaggio augurale pubblicandolo su una pagina del Gazzettino, sapendo che lui l’avrebbe visto già di prima mattina, quando ha l’abitudine di leggere i quotidiani.


E il signor Francesco ha gradito l’ennesima dimostrazione di attaccamento dei suoi collaboratori e quindi poco dopo, pur nel rispetto scrupoloso delle prescrizioni per evitare i contagi, ha voluto ringraziarli personalmente, recandosi, accompagnato dalla moglie Rosella, prima in alcuni punti vendita, tra cui quelli Sotto il Salone e nelle vie Saetta, Curzola, dei Colli, Chiesanuova e ad Albignasego, nei quali ha salutato gli operatori sempre rispettando il distanziamento, e poi nella sede centrale di via Olanda dove, con la finestra aperta e con la barriera di plexiglass davanti alla scrivania, nel suo ufficio ne ha fatti entrare un centinaio, uno per volta, che si sono trattenuti solo pochi istanti, sufficienti però a far sentire il forte legame che c’è tra il titolare dell’azienda e i lavoratori, i quali hanno voluto ricordarglielo nel giorno del compleanno, evidenziando ancora una volta le sue doti di umanità, disponibilità e gentilezza. E se la mascherina ha tenuto celati i sorrisi, gli sguardi, da una parte e dall’altra, sono stati più che eloquenti nell’esprimere l’affetto reciproco.


Quando ha aperto il giornale e ha visto la sua immagine scattata davanti a uno dei supermercati di famiglia, Canella si è commosso. E poi ha voluto ricordare le iniziative di solidarietà avviate di recente dall’azienda di cui è proprietario.


«Oggi - ha commentato - più che mai dobbiamo fare del nostro meglio per migliorare la vita del prossimo ed è per questo che quotidianamente tendiamo la mano a tutte le famiglie in difficoltà attraverso la spesa solidale e, attraverso il progetto “Aiutiamo il prossimo”. In questo modo cerchiamo di fare la nostra piccola parte anche per risollevare tutte quelle realtà commerciali maggiormente colpite dalla crisi generata dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. La nostra forza sta nell’unione della grande Famiglia Alì, una famiglia che oggi conta 4.200 persone a cui va tutto il mio affetto e la mia stima”». 


E i dipendenti, in una nota sottoscritta all’unanimità, hanno sintetizzato in poche parole la loro gratitudine al signor Francesco: «Quella odierna - hanno scritto - è una giornata speciale per tutta la famiglia Alì. Grazie per la fiducia che ci dimostra ogni giorno e per la guida che ci offre da sempre».


“Mister Alì”, in quanto titolare e inventore dell’omonima catena dove ancora ogni giorno va a lavorare, ha una laurea magistrale in “Italian Food and Wine” conferitagli ad honorem al Bo per aver ideato il “supermercato a misura di cliente” inventandosi il servizio ad hoc al banco dei salumi e dei formaggi. E il 30 settembre scorso, aveva ricevuto un altro riconoscimento “speciale”, non per motivi legati alla sua straordinaria carriera di imprenditore, che partito come garzone ha avuto il merito di creare un solido impero, bensì per una causa ancora più nobile e legata strettamente alla sfera familiare. Con una cerimonia che si era tenuta all’auditorium del Centro Culturale San Gaetano di via Altinate, era stato proclamato “Nonno speciale 2020”, assieme alla moglie Rosella Marcante. E ad accompagnarlo sul palco a ritirare il riconoscimento era stato Davide, il nipote 24enne cui sogna un giorno di passare il testimone delle sue attività.
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Il Gazzettino