Francesca, ricercatrice d'eccellenza veneta premiata dal congresso oncologi Usa

Francesca Battaglin
PADOVA - Francesca Battaglin, 33 anni, dell'Istituto oncologico veneto (Iov), è uno dei ricercatori italiani ai quali sarà riconosciuto il premio internazionale...

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PADOVA - Francesca Battaglin, 33 anni, dell'Istituto oncologico veneto (Iov), è uno dei ricercatori italiani ai quali sarà riconosciuto il premio internazionale giovani oncologi dell'American Society of clinical oncology (Asco). Il premio Merit Award le sarà consegnato in occasione del Congresso Asco, al via a Chicago dall'1 giugno, per la sua ricerca sulle variazioni genetiche nel tumore del colon. Battaglin è specialista in tumori gastrointestinali nella Unità di Oncologia Medica 1 diretta da Vittorina Zagonel.


Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a Battaglin (che attualmente sta svolgendo un'attività di ricerca presso la University of Southern California di Los Angeles) per lo studio con il quale ha identificato una variante genetica nel gene CLOCK associata ad una ridotta risposta al trattamento chemioterapico di prima linea in pazienti affetti da tumore del colon metastatico.

«I risultati della mia ricerca - afferma Battaglin - rappresentano una prima evidenza del possibile valore del polimorfismo genetico individuato come marcatore predittivo di risposta al trattamento. Risultati che necessitano di successiva validazione, ma che già rappresentano un ulteriore passo per meglio comprendere i meccanismi che regolano la risposta e la resistenza tumorale alle terapie oncologiche attualmente disponibili». Vari studi saranno presentati all'Asco anche da altri oncologi dello Iov.

«La sottolineatura voluta quest'anno dall'Asco sulla medicina di precisione ci conforta e ci conferma - sottolinea Giuseppe Opocher, Direttore scientifico dello Iov-Irccs - da un lato perché su questi temi il nostro Istituto è decisamente impegnato con tutte le sue forze, dall'altro perché è chiaro che più siamo in grado di accorciare i tempi tra risultati della ricerca e attività bedside, cioè attività a fianco del paziente, e più confermiamo la convinzione clinica e sociale che la battaglia al cancro è una sfida che si può vincere».
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Il Gazzettino