BELLUNO - È una lotta senza esclusione di colpi. La Provincia di Trento alza la cresta e si prende la Marmolada, ma il Veneto non sta certo con le mani in mano. E...
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IL CASO FRADUSTA«Negli anni Sessanta con le stesse modalità con le quali hanno deciso di stracciare gli accordi di confine Dellai-Galan - ha spiegato ieri il consigliere regionale leghista Franco Gidoni - sono stati spostati i picchetti del confine anche del ghiacciaio della Fradusta. Un'area certo meno importante dal punto di vista della Marmolada che si trova sulle Pale di San Martino che è stata però trasportata in Trentino anche se prima era in terra agordina. Qundi - continua Gidoni - se vogliono la guerra che battaglia sia».
La decisione di riprendersi il Fradusta da parte degli agordini è stata resa nota ieri mattina nel corso dell'incontro organizzato dalla Lega per discutere della questione Marmolada e sostenere come partito le ragioni di Rocca Pietore e degli agordini. A fare quadrato attorno al sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin nelle sede provinciale della Lega c'era tutto la stato maggiore della Carroccio, dal segretario cittadino di Belluno Paolo Luciani al capogruppo di Palazzo Rosso, Luciano da Pian oltre al consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi e al capogruppo consiliare feltrino Alberto Vettoretto.
La Lega è quindi per la Marmolada veneta e per questo ha deciso di cercare di compattare il territorio e tutte le forze politiche di qualsiasi colore esse siano per sostenere la causa della Regina.
L'ORDINE DEL GIORNO«Predisporremo un ordine del giorno unitario - ha sottolineato il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi - che porteremo all'attenzione dei Consigli comunali della provincia. Un documento per ribadire la rabbia dei bellunesi per lo scippo della Marmolada che intendiamo anche inviare sia alla Camera che al Senato». «La nostra speranza - ha continuato Bortoluzzi è che alle elezioni provinciali di Trento domenica vinca il leghista Maurizio Fugatti, è sempre un trentino e certo farà più gli interessi della sua terra che del Bellunese. Con l'amico Fugatti speriamo però di poter discutere più liberamente senza preconcetti geografici. Un nuovo accordo Zaia-Fugatti potrebbe essere così il nuovo patto Dellai-Galan».
«Come Consiglio comunale di Belluno - ha spiegato il capogruppo di palazzo Rosso, Luciano Da Pian abbiamo già approvato all'unanimità il sostegno alla Marmolada. L'atto del Comune di Canazei sulla volontà di spostare i confini e di inglobare anche la stazione a monte degli impianti di risalita è di una violenza inaudita. Non possiamo certo girare la testa dall'altra parte».
IL SINDACO«La Marmolada trentina per noi è un grosso danno oltre che prettamente geografico anche economico.
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Il Gazzettino