Agrivoltaico, scontro Legambiente-Coldiretti sul consumo del suolo

RIDOTTO CONSUMO DI SUOLO Un impianto che permette anche le coltivazioni agricole
ROVIGO-  È scontro tra Coldiretti e Legambiente sul cosiddetto “agrivoltaico”, gli impianti fotovoltaici installati su suolo agricolo. Un tema che riguarda...

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ROVIGO-  È scontro tra Coldiretti e Legambiente sul cosiddetto “agrivoltaico”, gli impianti fotovoltaici installati su suolo agricolo. Un tema che riguarda da vicino il Polesine dato che da Loreo a Boara Polesine, sono in fase di valutazione diversi progetti di questo tipo. Ciò che rende singolare la contrapposizione, però, è che mentre Coldiretti da tempo sta portando avanti una vera e propria battaglia contro il fotovoltaico su suolo agricolo, Legambiente si schiera esattamente all’opposto, anche contestando duramente le proteste dell’associazione agricola. L’ultimo capitolo di questa battaglia lo scrive proprio Legambiente che, per voce del presidente regionale Luigi Lazzaro, si scaglia contro «l’incursione di Coldiretti in Consiglio regionale per fermare lo sviluppo delle rinnovabili in agricoltura». «Qualcuno fa molta demagogia e dispensa fake news riguardo al fotovoltaico su suolo agricolo – esordisce lapidario Lazzaro -. Mistifica le vere ragioni del consumo di suolo in Veneto e peggio ancora non si fa scrupoli di usare famiglie e bambini chiamandoli a raccolta per forzare una assurda contrapposizione tra produzione agricola e produzione energetica. Servono regole non divieti che favoriscano i nemici del clima. Il consumo di suolo si arresta fermando asfalto e cemento, non impedendo gli impianti di energie rinnovabili». Secondo Legambiente, infatti, è «molto grave la mistificazione che si sta mettendo in atto nel tentativo di colpevolizzare i pannelli fotovoltaici quali responsabili del consumo di suolo nella nostra regione. Una falsa versione della realtà, dato che come emerge dall’ultimo rapporto nazionale di Ispra sul consumo di suolo in Italia, il Veneto è sì la prima regione del Paese per incremento di ettari definitivamente compromessi, ma non a causa degli impianti di energie rinnovabili». 


LA RISORSA

Per l’associazione, dunque, il fotovoltaico è una risorsa importante: «È necessario considerare ed incentivare gli impianti cosiddetti “agrivoltaici” che vanno nella direzione di una coesistenza tra produzione elettrica da pannelli solari e attività agricola. Si tratta di impianti sollevati dal suolo e distanti tra loro che garantiscono la permeabilità e l’insolazione dei terreni in continuità e non in competizione con le coltivazioni. Una tecnologia ormai matura, abbondantemente sperimentata, che ci indica l’Europa, e incentivata dalla Politica Agricola Comunitaria, finanziata dal Piano Nazione di Ripresa e Resilienza».
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Il Gazzettino