OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
In Veneto ci sono 11mila capannoni abbandonati che potrebbero ospitare nei loro tetti pannelli fotovoltaici e contribuire in tempi stretti al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia rinnovabile definiti dal Pnrr. Ma servono crediti fiscali di lunga durata e almeno del 50% dell'investimento iniziale per attivare questa rivoluzione "verde".
Solo nella nostra regione ci sono 92mila capannoni, il 12% dei quali inutilizzati
Fotovoltaico sui tetti dei capannoni
«Sarebbe opportuno utilizzarli almeno per produrre energia elettrica dal sole con piccoli impianti da 12 a 200 Kw, senza consumare suolo, deturpare i centri storici e avere un impatto ambientale - spiega Moreno De Col, presidente della Cna del Veneto, 20mila artigiani associati -. Le piccole imprese così contribuirebbero fattivamente alla ripresa e alla transizione ecologica del Paese. È un'idea che potrebbe sposarsi perfettamente con gli obiettivi del Pnrr e quindi rientrare tra i possibili finanziamenti da attivare anche da altri capitoli».
Credito di imposta per i piccoli imprenditori
Ma la sfida che stanno portando avanti gli artigiani della Cna è più ampia: «La nostra proposta fatta al governo è di varare un credito di imposta al 50% di lunga durata, penso 10 anni, per tutti i piccoli imprenditori che vogliano investire nel solare proprio come oggi avviene per le abitazioni private - afferma De Col - non limitarsi solo ai capannoni dismessi.
Parco fotovoltaico diffuso
La proposta è stata presentata dalla Cna alla Cabina di regia a Palazzo Chigi sul RepowerEU, ribadendo sulla necessità di coinvolgere le imprese private per sviluppare un parco fotovoltaico diffuso sfruttando capannoni e laboratori industriali che potrebbe ospitare un gran numero di pannelli senza consumare suolo, senza impattare negativamente sul paesaggio, in tempi relativamente brevi ed in linea con i tempi stretti del Pnrr, «considerato che l'Italia sta accumulando un considerevole ritardo rispetto all'obiettivo di 7-8 GW di nuova potenza da rinnovabili su base annua». In Veneto il patrimonio immobiliare industriale è estremamente diffuso ed è in gran parte detenuto da Pmi. Secondo la Cna regionale si tratta di più di 92mila capannoni industriali, 32mila solo tra Padova e Treviso, sparsi in 5.679 aree produttive (per 41.300 ettari di terreno).
Riduzione del costo dell'energia
Secondo lo studio della Cna, «le piccole imprese (che oggi scontano un gap del 30% rispetto ai concorrenti tedeschi) potrebbero così beneficiare di una riduzione del costo dell'energia (fino al 60%) migliorando la loro competitività e consentendo all'Italia di accelerare il raggiungimento degli obiettivi sulla transizione energetica». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino