Foto sexy di una barista di Feltre in chat: 8 indagati

La foto scambiata da un cellulare all'altro
Uno scatto che doveva rimanere privato: lei, seminuda sul letto, a seno scoperto, inviato a un amico. Nel giro di pochi giorni quella foto di una barista feltrina è stata...

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Uno scatto che doveva rimanere privato: lei, seminuda sul letto, a seno scoperto, inviato a un amico. Nel giro di pochi giorni quella foto di una barista feltrina è stata condivisa su un gruppo Whatsapp di soli uomini dal titolo sessualmente esplicito. 


Ora 8 persone, uomini e mariti feltrini, sono indagati dalla Procura di Belluno per revenge porn, ovvero porno vendetta (il nuovo reato introdotto ad agosto che diffonde immagini osè destinate a rimanere private, senza il consenso delle persone rappresentate). I telefonini di sette sono stati sequestrati e sono a disposizione degli inquirenti che indagano. Rischiano da 1 a 6 anni. E l’inchiesta si sta allargando ulteriormente: nel registro degli indagati non solo gli amministratori del gruppo, ma anche chi ha condiviso quelle foto.

L’INCUBO
Forse pensavano a una goliardata quegli uomini feltrini che hanno condiviso l’immagine osè della barista nel loro gruppo Whatsapp “hard” denominato con il termine inglese che indica l’eiaculazione femminile. Ma di goliardico non c’era proprio nulla. La donna si è ritrovata dietro il bancone del bar di Feltre alle prese con risatine dei clienti che le chiedevano un caffè, sguardi allusivi, “complimenti” un po’ troppo spinti. All’inizio non capiva. Solo quando un amico le ha fatto vedere l’immagine sexy ormai di fatto pubblica, ha compreso. È piombata in uno stato di prostrazione totale e la sua vita il suo lavoro ne hanno risentito. Poi la forza di reagire: disperata, è andata a chiedere aiuto ai carabinieri di Feltre e ha sporto denuncia: «Trovate i responsabili». 

IL SEQUESTRO

Si è aperta l’indagine penale, che è ancora in corso, coordinata dal sostituto procuratore della Procura di Belluno, Simone Marcon, per l’ipotesi di reato di revenge porn, ovvero quanto previsto dall’articolo 612 ter del codice penale. C’è stato il sequestro dei telefoni a 7 persone: gli amministratori del gruppo Whatsapp, indagati per aver ricevuto o comunque acquisito foto a contenuto sessualmente esplicito destinata a rimanere privata. Si tratta di operai mariti uomini di diverse età: 34, 37, 41, 31 e anche 23 anni. Ma nel frattempo gli indagati sono aumentati: siamo a quota 8 e l’inchiesta si sta allargando.  Ed è iniziata la corsa ai legali: sono difesi dagli avvocati Liuba D’Agostini, Raffaella Mario, Klaus Mornico, Paola Paoletti, Giovanni Pelosio, Antonio Prade, Roberta Resenterra, Daniela Tonion. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino