Prima top secret, oggi cade a pezzi il grande forte austro-ungarico

Gli interni del Forte del Lago Predil e Raibl
TARVISIO (Udine) - Progettato nel 1884 e realizzato agli inizi del 1900 il Forte del lago di Predil o lago di Raibl ormai cade a pezzi. Di proprietà del Demanio, ha una...

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TARVISIO (Udine) - Progettato nel 1884 e realizzato agli inizi del 1900 il Forte del lago di Predil o lago di Raibl ormai cade a pezzi. Di proprietà del Demanio, ha una lunga storia ed è tutto quello che rimane di una fortificazione austro ungarica molto più grande, nel tempo quasi completamente demolita.


Era una postazione armata
Era una postazione armata che poi passò, con tutta questa parte di territorio, all'Italia. Di questo forte esisteva vasta documentazione che uno studioso e appassionato della zona aveva raccolto e catalogato meticolosamente, per ricostruire le sue vicende. Poi tutti gli incartamenti furono acquisiti dall'Esercito; per un periodo sono rimasti top secret e poi sono finiti in archivio. 

Il forte si trova vicino al lago, lungo la strada provinciale che da Sella Nevea di Chiusaforte porta a Raibl di Tarvisio. Si posteggia in una piccola area di sosta, di fronte a una via che porta a una delle spiaggette dello specchio d'acqua, e si entra. Non ci sono cartelli di divieto di accesso.

Le stanze sono distrutte
Dentro, le stanze sono state distrutte, vandalizzate, sporcate; le mura demolite, piene di buchi. Alcune parti si sono trasformate in grandi cestini dell'immondizia e anche in servizi igienici. Un vero peccato, perché questo forte, che poi si addentra nella montagna con gallerie e cunicoli non illuminati, e zeppi di sporcizia, rappresenta un importante tassello della storia di questo territorio da sempre di confine, conteso, ma anche di incontro e di scambio. 

Nel cuore delle Alpi Giulie
Qui siamo nel cuore delle Alpi Giulie, in una gola a fianco di un piccolo corso d'acqua. La progettazione del complesso rientrava nello sbarramento di Sella Predil che con lo scopo di difendere l'allora confine austro-ungarico da eventuali incursioni italiane. In particolare, questo fortino andava a supportare quello già esistente del Gola Aibl, collegato tramite un passaggio sotterraneo, non più percorribile. 


Si può visitare, stando attenti a dove si mette i piedi, la parte esterna. L'edificio su di un unico piano, in muratura, senza un rinforzo blindato, ospitava due mitragliatrici con proiettili da 8 mm e prevedeva lo spazio per poterne installare altre due. Per vederlo è necessario raggiungere il Lago del Predil, lungo la strada provinciale Sp76, raggiungendo la sponda nord-ovest del lago. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino