Forte Gazzera, gli speleologi scoprono due misteriose stanze segrete

MESTRE - Un’affascinante scoperta potrebbe ridisegnare le mappe di forte Gazzera. Nel complesso sono infatti comparsi due nuovi tunnel che conducono ad altrettante...

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MESTRE - Un’affascinante scoperta potrebbe ridisegnare le mappe di forte Gazzera. Nel complesso sono infatti comparsi due nuovi tunnel che conducono ad altrettante stanze, ora sommerse. Una scoperta annunciata con entusiasmo dal comitato che gestisce il forte di via Brendole e che ora attende approfondimenti da parte degli esperti. “Con il Gruppo speleologico San Marco, che ha la sede negli spazi del forte, abbiamo scoperto due tunnel, scavati in posti ben precisi e simmetrici tra loro” spiega il vicepresidente del comitato Forte Gazzera, Danilo Morello. I vecchi tombini hanno attirato l’attenzione durante un normale momento di pulizia del forte. “Ci siamo accorti che erano sistemati in maniera simmetrica lungo il vecchio forte, sul quale giravano diverse leggende metropolitane. Sappiamo che questi costituivano un sistema di allagamento del forte nel caso in cui fosse stato conquistato dal nemico. All'interno e all'esterno ci sono infatti 5 chiuse”.

Nessuno aveva finora mai sospettato che i vecchi tombini conducessero a delle stanze. “Ma controllando poi anche la pavimentazione esterna del forte - continua il vicepresidente - ci siamo accorti che alcuni masegni erano sistemati in maniera diversa dagli altri e che dalla parte opposta si manteneva una simile simmetria”. Da lì è nata la curiosità che due settimane fa ha portato il comitato, con il gruppo speleologico, a scoperchiare i primi masegni. Con il necessario equipaggiamento, gli speleologi si caleranno per scoprire dove conducono. Ma a una prima ispezione sono emerse due stanze identiche, speculari, ognuna collegata al proprio tunnel. “Entrambe le stanze sono piene d’acqua, sicuramente piovana - aggiunge Morello -. Ma in settimana faremo degli approfondimenti, per capire di cosa si tratta. Sui documenti del regio esercito, infatti, queste stanze non esistono e non sono quindi catalogate. Non sappiamo quindi a cosa potessero servire”. Di certo si sa che il traversone centrale è stato costruito intorno al 1908, quindi prima della Grande Guerra. Era inizialmente destinato a piazza d’armi, con uffici e camerate per i soldati. “Ma queste stanze si trovano sotto, quindi sono state realizzate prima del traversone” chiarisce il vicepresidente. Mercoledì ci sarà quindi un nuovo sopralluogo subacqueo con il gruppo di speleologi per scoprire come sono fatte le due stanze e ricavare nuovi elementi che permettano agli esperti di fare un po’ di chiarezza su questa affascinante scoperta.

“Vogliamo capire quante sono le stanze, se hanno corridoi e dove portano. Vorremmo quindi svuotare i tunnel dall'acqua”. Per farlo però il comitato avrebbe bisogno dell’aiuto della protezione civile o dei vigili del fuoco. Il forte di via Brendole, chiuso per mesi come tanti altri spazi pubblici a causa della pandemia, è stato riaperto al pubblico prima dell’estate. Attualmente è visitabile tutte le domeniche mattina. “I tunnel e le stanze attualmente non possono essere visitati, ma i nostri ospiti potranno conoscere qualcosa di più su queste nuove scoperte” conclude Morello. Un fatto curioso, quello di questi giorni, che attirerà certo molti appassionati della storia della città. La nuova scoperta potrebbe ridisegnare i confini del forte e, chissà, con un futuro investimento magari i nuovi spazi sotterranei forse potranno essere aperti al pubblico. Per visite guidate e informazioni si può approfittare della pagina Facebook del Comitato Forte Gazzera o telefonare al numero 3281912513.

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Il Gazzettino