VENEZIA - «Io sto con chi protesta, li sostengo al cento per cento, sempre nell'alveo della legalità naturalmente. Ma i temi che questi cittadini sollevano sono...
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«La loro battaglia - aggiunge Zaia - è la nostra battaglia: noi amministratori locali del Veneto viviamo tutti i giorni la realtà di un parlamento nazionale e di una classe dirigente distante anni luce dai problemi del territorio». Però, osserva Zaia, «è fondamentale trovare un equilibrio: protesta vigorosa, ma protesta del sorriso, non diffondere odio sociale». E bisognerebbe «evitare i disagi: invece di bloccare, si potrebbe rallentare il traffico, diffondere volantini. Altrimenti si rischia l'effetto boomerang, l'allontanamento dei cittadini».
Per Zaia vanno anche «precisati gli obiettivi» della protesta, perché altrimenti «quando si parlerà di tagliare i privilegi veneti e siciliani si divideranno»: ad esempio «elezioni subito, con una nuova legge elettorale fatta subito, che riconsegni potere ai cittadini, e rifare radicalmente l'Italia, tagliando gli sprechi e privilegi».
L'intervista integrale a Zaia sul Gazzettino in edicola o nell'edizione digitale, cliccando qui Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino