I "forconi" ricordano i suicidi per crisi: piantate decine di croci bianche

Il cimitero dei suicidi per la crisi
CITTADELLA (PADOVA) - Un cimitero nel presidio di Cittadella del Movimento 9 dicembre. Simbolico certo, ma di grande impatto. Piantando alcune decine di croci in memoria dei 123...

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CITTADELLA (PADOVA) - Un cimitero nel presidio di Cittadella del Movimento 9 dicembre. Simbolico certo, ma di grande impatto. Piantando alcune decine di croci in memoria dei 123 imprenditori che si sono tolti la vita dall'inizio dell'anno in Italia a causa della crisi economico-finanziaria, i "forconi" hanno voluto rendere anche visibile l'incidenza dell’attuale politica economica in Italia.




Uno striscione è stato appeso ad un braccio meccanico fin dall'inizio della protesta. Ricordava proprio le persone vittime della crisi, ora nella particolare vitalità che ha il punto della protesta nell'Alta Padovana, la scelta di realizzare e piantare le croci.



Così accanto al tendone riscaldato, al bagno chimico e alle altre strutture, il cimitero è lì, a significare quella che è la motivazione principale della protesta: la stretta economica insostenibile per famiglie, artigiani, piccoli imprenditori, con la necessità, d'altra parte, di azioni da parte dei politici per allentare il giogo. Intanto, dall’amministrazione comunale è stato concesso un nuovo permesso a manifestare. La nuova scadenza è fissata per il 5 gennaio prossimo.



Ieri la prima azione della fase due della protesta che ha visto la pacifica manifestazione di fronte all'abitazione di Montebelluna della senatrice del Partito Democratico Laura Puppato (assente).



Ci sono stati anche alcuni blocchi del traffico sulla rotonda di via Niccolò Copernico sulla Regionale 53 Postumia, nulla a che vedere con quanto accaduto nei giorni immediatamente precedenti il Natale. Tuttavia, è bastato quest’accenno di ripresa "militante" per far riemergere la preoccupazione soprattutto dei commercianti della zona industriale il cui accesso principale è proprio dalla rotonda "presidiata" dai forconi.



I negozianti non se la passano affatto bene e tra pochi giorni faranno i conti di fine anno, ma c'è chi già parla di vendite natalizie compromesse per l'effetto dei rallentamenti al traffico. Evitati nel weekend pre-natalizio, ma troppo tardi per scongiurare il calo di clienti. Il presidio si prepara a salutare il 2013 e festeggiare il 2014. Nel tendone la cena di San Silvestro ed a questo punto anche l'Epifania. La protesta è lontano dall'essersi placata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino