La cerimonia dei 540 nomi letti in chiesa per ricordare i figli morti prematuramente

La cerimonia dei 540 nomi letti in chiesa per ricordare i figli morti prematuramente
FONZASO - La cerimonia, sempre toccante, dei “Giovani Rinati nella Luce” di Fonzaso si è tenuta ieri mattina nella chiesa parrocchiale. L’evento è...

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FONZASO - La cerimonia, sempre toccante, dei “Giovani Rinati nella Luce” di Fonzaso si è tenuta ieri mattina nella chiesa parrocchiale. L’evento è arrivato alla sua ventiquattresima edizione. Una messa celebrata dal parroco don Alberto Vallotto è stata celebrata per ricordare i giovani, bambini, fidanzate, fidanzati, famigliari, prematuramente deceduti. La chiesa era affollatissima con tante persone, arrivate anche da molto lontano. Bastava dare uno sguardo alle auto nei parcheggi di Fonzaso, vicino alla chiesa: arrivavano da tutte le province del Veneto e anche da fuori regione. 

 

Durante la messa oltre 500 nomi dei giovani rinati nella Luce, per la fede cattolica in Paradiso, sono stati scanditi uno ad uno.


È il particolare rituale che si ripete ogni anno nella celebrazione quando alternativamente, come ieri, un uomo e una donna leggono da due leggii posti a lato della gradinata dell’altare con particolare sensibilità in ordine alfabetico tutti 540 nomi come fossero lì presenti. Come anche chi non c’è più fosse lì a partecipare alla cerimonia con molti genitori diventati ormai anziani. L’associazione fa capo a due donne di Fonzaso, che hanno perso figli in incidenti d’auto.Si tratta di Anna Fent e Eleonora Simonetto, che tengono anche i rapporti organizzativi con i famigliari dei defunti prematuramente scomparsi. Sono iscritti all’Associazione ben 540 giovani iscritti per volontà dei loro genitori.
L’OMELIA
Nell’omelia don Alberto ha detto detto ai convenuti: «Un augurio che vi faccio. Che non lasciate mai vuoto il posto di casa vostra. Quando una persona lascia la propria casa coloro che restano soffrono molto». Il coro parrocchiale di Fonzaso ha accompagnato coi canti la cerimonia. I convenuti hanno sentito il proprio famigliare o amico scomparso come fosse presente in mezzo a loro, specie quando lo hanno sentito scandito in chiesa.
LA FESTA

L’associazione ha poi organizzato il rinfresco fatto al termine della cerimonia, nell’area del Patronato. Fent e Simonetto hanno pure organizzato la raccolta in denaro da devolvere all’Associazione Per Mio Figlio, a favore dei ricoverati e parenti in assistenza nel reparto di pediatria dell’ospedale di Treviso. Sono ricoverati anche bambini nati prematuri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino