Danno fuoco alla tomba del papà, «Per noi è un doppio lutto»

Danno fuoco alla tomba del papà, «Per noi è un doppio lutto»
FONTANIVA (PADOVA) - «Per noi è un doppio lutto». Poche parole che spiegano però, in modo inequivocabile, lo stato d'animo della famiglia fontanivese...

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FONTANIVA (PADOVA) - «Per noi è un doppio lutto». Poche parole che spiegano però, in modo inequivocabile, lo stato d'animo della famiglia fontanivese Andretta, in particolare della signora Isabella e della mamma. Tra la sera di giovedì e le prime ore del mattino di ieri, all'interno del cimitero di Fontaniva, è stato bruciato il doppio vaso di una pianta sempreverde, posta di fronte al loculo dove riposano Luigi Andretta, mancato un anno fa, e suo padre Giovanni Battista.

 
Incendiato e distrutto il vaso con i fiori sulla lapide, danneggiati per la combustione altri due mazzi di fiori su altrettante tombe, mentre il fumo ha sporcato cinque lapidi oltre al pavimento. Un episodio che ha creato sconforto e che è inspiegabile, almeno fino ad ora. Un vilipendio che appare senza movente. Famiglia come tante gli Andretta. Luigi era un agricoltore, persona assolutamente per bene, generosa ed attenta alla vita della comunità. Se si volesse collegare l'incendio a qualche rancore verso di lui, sicuramente non ce ne sarebbe motivo. Tanto meno verso i familiari, ora comprensibilmente preoccupati. «Non abbiamo nulla contro nessuno, non abbiamo ricevuto minacce, il papà era veramente una persona buona - conferma la signora Isabella - cerchiamo ovviamente di trovare una spiegazione, un perchè, ma non c'è. Di fronte al loculo c'era la pianta con doppio vaso in plastica molto resistente perchè è esposta anche d'inverno. Non ci sono lumini o candele. C'era poi una piccola scatola in legno con delle rose posta pochi giorni fa nell'anniversario della scomparsa del papà. E' andata in cenere anche quella».
RICERCANaturale cercare una ragione, e ciò non può quindi che generare preoccupazione. Non solo da parte della famiglia Andretta, ma via via di tutti coloro che hanno saputo quello che è successo e che ora temono ci sia qualcuno che ha preso di mira il camposanto di Fontaniva per azioni veramente disdicevoli. La famiglia ha riparato i danni, pulito tutto, ricomprato i fiori danneggiati alle altre tombe. Certo c'è stata una spesa, ma questo è l'aspetto minore. 
Fortunatamente non sono stati segnalati altri danni ad altre tombe. Si spera allora che il sistema di videosorveglianza installato nei due ingressi del cimitero possa fornire elementi utili per giungere all'identificazione del o dei responsabili. Massima ora l'attenzione. Mai prima d'ora era accaduto un fatto del genere nel cimitero. 
Michelangelo Cecchetto 

Pagine 48/49 di 56
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Il Gazzettino