Fontanafredda. Lo sfregio di Capodanno, fatta sparire una delle pecorelle del presepe

Lo sfregio di Capodanno, fatta sparire una delle pecorelle del presepe
FONTANAFREDDA (PORDENONE) - Nuovo furto al presepe di via Rizzioli, in piena campagna, a Sud della Pontebbana. Nella notte tra sabato e domenica qualcuno si è impossessato,...

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FONTANAFREDDA (PORDENONE) - Nuovo furto al presepe di via Rizzioli, in piena campagna, a Sud della Pontebbana. Nella notte tra sabato e domenica qualcuno si è impossessato, infatti, di una delle pecore che assieme al pastore sono posizionate davanti alla Sacra Famiglia, mentre un po’ più distante ci sono i tre Re Magi, in cammino verso la capanna della Sacra famiglia.


LA STORIA SI RIPETE
Un atto deplorevole che si ripete a distanza di quattro anni. Già nel 2019, dal presepe realizzato dalle famiglie di via Rizzioli e via Pieve, a Fontanafredda, era stata rubata una pecora. Allora la figura mancante venne sostituita con una pecora in plastica e la scritta “Ero di legno, ma qualche... mi ha portato via. Auguri”.
Un furto sicuramente intenzionale. Dal 2020, il presepe viene infatti protetto con la chiusura del passaggio di accesso al campo che lo ospita. A destra e sinistra del passaggio carrabile, un profondo fossato completa la difesa naturale del presepe. Così l’idea di portare via una figura dal presepe sicuramente non nasce da un’occasione casuale. Domenica mattina la scoperta del furto.


LA CONDANNA
Le figure che compongono il presepe sono realizzate in legno, a grandezza naturale, sagomate e pitturate di bianco. Si tratta di figure stilizzate e fissate al terreno con picchetti in ferro. Nel 2019 il furto avvenne poco prima della vigilia di Natale e gli organizzatori si premurarono di sostituirla in tempo per la festa. Stavolta il furto è avvenuto tra Natale e Capodanno. Ma la delusione tra i residenti è sempre la stessa: «Un fatto – commentano gli organizzatori – che ancora una volta calpesta la tradizione e la nostra religione».


TRADIZIONE LUNGA 12 ANNI
Il presepe viene realizzato a inizio dicembre, quando il campo è completamente spoglio. Iniziata circa 12 anni fa, la tradizione è sempre stata rinnovata, creando e arricchendo il presepe di anno in anno. Sopra la capanna splende una grande stella cometa, visibile anche da lontano e all’interno la Sacra famiglia è illuminata da un grandissimo sole.


La sera dell’8 dicembre viene organizzata una festa, con la benedizione del Presepe, alla presenza di tutti i residenti, amici e conoscenti, autorità e sacerdoti. Poi la sera della vigilia di Natale, dopo la messa di mezzanotte, residenti e amici si ritrovano nuovamente davanti al presepe e aggiungono la figura di Gesù Bambino: «È l’occasione per scambiarci gli auguri di buon Natale». Un’occasione di unione e condivisione per i residenti che mettono a disposizione quel presepe anche dei vari passanti che da Fontanafredda si dirigono verso la zona industriale di Pieve, nel limitrofo comune di Porcia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino