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ROVIGO - Da alcune settimane la fontana al centro del parco dell’ex sede del Cur di viale Marconi è chiusa e circondata da una rete che ne delimita l’intero perimetro. È stata così “imprigionata” perché sono iniziati da qualche tempo i lavori per restaurarla e rimetterla al più presto in funzione.
L’assessore comunale ai lavori pubblici Giuseppe Favaretto spiega, infatti, che l’intervento per il ripristino della fontana è tutt’altro che banale. Al contrario. Si tratta di un intervento radicale e profondo. «Un lavoro complesso – puntualizza Favaretto – un vero e proprio restauro» che non riguarda solo la parte esterna del manufatto, quella più suggestiva ed esposta alla vista di chi si trova a passare in viale Marconi, ma anche tutta la parte relativa all’impiantistica che, poi, di fatto, è quella che permette di farla funzionare. Non a caso, i costi dell’intervento presentano cifre a quattro zeri: al restauro della parte esterna sono stati destinati 40 mila euro. «E praticamente altrettanti o comunque poco meno – aggiunge l’assessore – andranno alla sistemazione delle parti elettromeccaniche».
COLLAUDI E VERIFICHE
Nel frattempo, è già stato eseguito il collaudo per la tenuta della vasca circolare della fontana a cui fa seguito il lavoro sugli impianti elettromeccanici. È questa, in particolare, la parte più complessa del restauro, dato che gli impianti in questione corrono sotto al fabbricato, ovvero sotto la pavimentazione dell’immobile che negli ultimi anni ha ospitato la facoltà di Giurisprudenza del Cur e, prima ancora, è stato la sede della scuola media Riccoboni.
«Speriamo – è l’auspicio di Favaretto – di vedere la fontana in funzione entro il 2021». L’idea cullata sarebbe di far coincidere l’accensione della fontana in concomitanza con il recupero e la messa in funzione dei nuovi uffici che troveranno spazio all’interno dell’immobile. L’ex sede del Cur, di proprietà comunale, secondo i piani dell’amministrazione Gaffeo diventerà infatti la nuova sede del Comando della polizia locale e del settore servizi sociali, attualmente collocati in viale Trieste, sede per la quale il Comune paga un canone di locazione.
Il Gazzettino