COLLE SANTA LUCIA - Una linea bus dall’Alto Agordino verso Corvara nel quale convogliare i sempre più numerosi studenti che scelgono il Trentino Alto Adige quale sede...
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LA COLLABORAZIONE
Queste le istanze presentate da Col, Fodom e Anpezo al vicepresidente della Provincia di Bolzano Daniel Alfreider che ha assicurato che se ne farà carico. Per quel che riguarda in particolare la consultazione popolare, l’assessore ha ribadito che qualora il Parlamento chiedesse il parere dell’Alto Adige a un’eventuale integrazione esso sarebbe favorevole. In realtà, da 13 anni a questa parte, la questione non è mai stata presa in reale considerazione da Roma.
CESA DE JAN
E’ stata la sede dell’Istituto ladino “Cesa de Jan” ad accogliere l’incontro tra Alfreider, che tra i propri referati ha la cultura ladina, e i rappresentanti della Consulta Ladina de Souramont, organismo costituito dalle tre Amministrazioni comunali e dalle tre Unioni ladine che ha lo scopo di consolidare e valorizzare lo spirito di ladinità delle comunità e di rinsaldare i legami esistenti con le altre valli ladine di Badia, Gardena e Fassa. La presidente dell’Istituto Elsa Zardini, il vice presidente Paolo Frena e il direttore Denni Dorigo hanno illustrato ad Alfreider le principali attività dell’ente, soffermandosi in particolare sulle progettualità riguardanti l’insegnamento del ladino nelle scuole, lo studio della toponomastica e il lavoro lessicografico.
I PROGETTI
«Abbiamo anche chiesto - spiega Dorigo - il potenziamento del trasporto pubblico sull’asse Colle Santa Lucia-Corvara, con lo scopo di favorire la mobilità dei numerosi studenti che frequentano le scuole superiori o l’università in Trentino Alto Adige. Si è proposto anche di attivare una più stretta collaborazione con l’Intendenza scolastica ladina di Bolzano al fine di continuare a garantire l’insegnamento di ladino e tedesco nelle nostre scuole».
«Non poteva mancare - sottolinea il direttore - il confronto sul referendum costituzionale tramite il quale, nel 2007, la stragrande maggioranza della popolazione dei tre comuni ladini chiese di essere riaggregata amministrativamente alla Regione Trentino Alto Adige, da cui questi paesi vennero distaccati nel 1923 sulla base di un decreto fascista. Abbiamo evidenziato ad Alfreider che la questione è tutt’altro che dimenticata e che la popolazione continua a chiedere con forza alle istituzioni di tenere monitorato l’iter che a Roma sembra essersi insabbiato».
«SARETE ACCOLTI»
Da parte sua l’assessore Alfreider ha assicurato sostegno a tutte le progettualità che rafforzino il legame storico, identitario e culturale con i ladini sudtirolesi e che favoriscano lo scambio, la mobilità e le relazioni fra le realtà contermini.
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Il Gazzettino