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PADOVA - A seguito della positività di una paziente, si sono contagiate quattro ostetriche e un'operatrice tecnica del reparto di Ginecologia e ostetricia dell'Azienda ospedaliera di Padova. Il Covid corre nei reparti ospedalieri, mettendo in difficoltà l'organizzazione del personale sanitario, già minata da sospensioni e carenze croniche. Torna l'allerta in Clinica ostetrica, dopo un iniziale allarme scattato i primi di settembre quando erano emersi tre casi positivi tra le ricoverate. Il contagio sempre più spesso si fa strada nascondendosi in pazienti non vaccinati o fortemente debilitati, che non sempre risultano positivi al primo tampone di screening prima del ricovero. Nonostante il vaccino sia fortemente consigliato anche in gravidanza e durante l'allattamento, gran parte delle donne incinte ancor'oggi non risulta vaccinata, diventando così bersaglio facile del virus. Da sempre in via Giustiniani vengono adottate tutte le precauzioni del caso, in primis il doppio tampone di controllo prima del ricovero, ma non sempre le cose vanno come dovrebbero andare.
L'Azienda ospedaliera rende noto che «non sussiste, al momento, alcuna situazione di criticità legata alla positività al Covid di quattro ostetriche e un'operatrice tecnica in forza alle unità di Ostetricia. Il personale coinvolto non presenta sintomi particolari, né situazioni di gravità legate alla malattia. È ovviamente in isolamento domiciliare».
Visti questi cinque contagi fra i dipendenti, la direzione sanitaria ha disposto da alcuni giorni un rafforzamento dello screening per il Covid.
Un sospiro di sollievo, dunque, per tutti i neo papà che possono visitare le compagne e i bebè senza particolari limitazioni. La situazione è sotto controllo, ma l'invito è di vaccinarsi per prevenire quanto possibile il contagio. «Con l'occasione si ribadisce anche l'importanza della vaccinazione fra le donne in gravidanza: l'Azienda Ospedale-Università ha attivato da alcuni mesi un ambulatorio vaccinale ad hoc per le gestanti. Un modo anche per frenare li contagio fra le future mamme», conclude la direzione sanitaria.
Tra i dipendenti in isolamento domiciliare, le sospensioni dei sanitari no vax e i trasferimenti di personale per dare man forte alla campagna vaccinale, ai tamponi e ai reparti Covid in apertura, gli organici della rete ospedaliera padovana sono sempre più all'osso. Un problema diffuso in Azienda ospedaliera, come all'Ulss 6 Euganea. Al momento in via Giustiniani sono stati sospesi 238 sanitari perché non vaccinati, tra questi ci sono cinque ostetriche no vax del reparto di Ginecologia e ostetricia. Intanto sale l'attesa per l'apertura delle iscrizioni al maxi concorso per l'assunzione di 752 infermieri in Veneto, pubblicato nell'albo pretorio di Azienda Zero lo scorso 29 novembre. Il concorso darà origine a una nuova lista di idonei all'assunzione. L'Ulss 6 Euganea assumerà subito 30 infermieri, l'Azienda ospedaliera altri 26 e l'Istituto oncologico veneto 23. Il nuovo bando, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, darà una boccata d'ossigeno al sistema sanitario.
E .Fa.
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Il Gazzettino