La roccia e il volo con il parapendio erano le sue passioni. Seguendo una di queste, Flavio ieri perso la vita. Grande il dolore nella frazione di Santa Croce Bigolina, a nord...
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Lui era il team leader del OnSight Climbing Team, una squadra sportiva dilettantistica di arrampicata. Proprio gli amici del gruppo sono affranti dalla tragedia, comprensibilmente senza parole. «Non è il momento, non ci sentiamo di dire nulla», rispondono. Ed in effetti è molto difficile pensare che un ragazzo nel pieno della vita, in un attimo non ci sia più. Assolutamente non una persona superficiale, ma un giovane preparato, attento, addestrato, conscio anche, com'è per tante attività, che c'è sempre un certo grado di pericolo, di situazioni imprevedibili. Flavio però non azzardava affatto, sapeva valutare se c'era un rischio troppo elevato nell'affrontare un volo o un'ascesa. Sapeva rinunciare, non cercava eccessi o chissà che traguardi. In tanti lo ricordano nel giardino di casa a preparare e controllare l'attrezzatura. Nel suo profilo Facebook, pochi giorni fa, la foto di un parapendio ed il commento: Giocattoli nuovi. Ed ancora un altro scatto di un pulmino attrezzato anche per dormirci, definito: il miglior modo di vivere. Particolare anche la sua attenzione alla situazione dei migranti. La sua opinione lasciata sempre nel profilo era quella della necessità del sostegno con il coinvolgimento di tutti gli stati. Lontano dalla superficie terrestre, che fossero alcuni metri o diverse decine da questa, Flavio si sentiva la persona più realizzata e felice del pianeta e proprio così lo ricorderanno tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino