Fiori nei vigneti, ecco il sistema per battere i parassiti dell'uva

Fiori nei vigneti, ecco il sistema per battere i parassiti dell'uva
REFRONTOLO - E se vi dicessero che per avere un vino non trattato basta ornare le vigne di fiori? Sì, fiori. Di campo, per di più. Nulla di raffinato, costoso o esotico....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
REFRONTOLO - E se vi dicessero che per avere un vino non trattato basta ornare le vigne di fiori? Sì, fiori. Di campo, per di più. Nulla di raffinato, costoso o esotico. Semplici sementi autoctone, presenti nella campagna veneta dalla notte dei tempi. È strizzando l’occhio a oltralpe che Astoria Vini, uno dei brand più famosi del Prosecco, ha trovato la sua risposta e ha iniziato a trasformare le vigne della Tenuta Val De Brun di Refrontolo, nel cuore della zona Docg Conegliano – Valdobbiadene, in un giardino.




L’obiettivo? Creare un ecosistema che favorisca lo sviluppo di una flora e una fauna integrata con i vigneti, arricchendo il terreno e al contempo attirando quegli insetti in grado di combattere in modo naturale i parassiti che attaccano le uve. Il sistema è semplice: i fiori, piantati tra i filari, attirano gli insetti, che a loro volta vengono attirati e si nutrono dei parassiti della pianta. Un sistema che già nel primo anno consente la riduzione del 40 per cento dei trattamenti antiparassitari.


Insomma un altro modo di fare viticoltura a quanto pare c’è. E la riposta è sempre stata dove doveva essere: in natura. In quell'ecosistema che prima è stato distrutto e ora si cerca di ricomporre. Un progetto che per la Marca, ma anche su a scala nazionale, è decisamente d’avanguardia. Ma nulla di nuovo in realtà. In Francia il metodo è da anni regolato da un protocollo specifico “Vignes fleuries”. «L’idea l’ho avuta dopo aver visitato alcuni vitigni francesi in cui questo sistema era adottato. –dichiara il patron di Astoria, Giorgio Polegato– È stato uno studio non facile: perché questo metodo sia efficace non basta replicarlo da altre esperienze, ma va calato nell’ecosistema in cui deve essere realizzato: il di mix di sementi utilizzate è un’esclusiva e si chiama appunto “Astoria”, realizzato sulla base delle caratteristiche del terreno e delle esigenze della cultura vinicola. Ora mi auguro che anche altri produttori seguano il nostro esempio nella lotta biologica naturale agli insetti». Una speranza che già profuma di fiori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino