Fiom in piazza: a rischio 168 lavoratori, «mancano promesse»

Fiom in piazza: a rischio 168 lavoratori, «mancano promesse»
TRIESTE - Per ribadire la "preoccupazione rispetto all'accordo di programma" che accompagna la chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Trieste e "il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Per ribadire la "preoccupazione rispetto all'accordo di programma" che accompagna la chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Trieste e "il rischio di una mancata risposta per 168 esuberi", decine di lavoratori sono scesi in piazza oggi a Trieste con la Fiom Cgil. Con bandiere del sindacato i manifestanti sono in presidio davanti alla sede della Regione Friuli Venezia Giulia, "dove una delegazione sarà ricevuta - spiega Marco Relli, segretario della Fiom Cgil Trieste - dal presidente del Fvg Massimiliano Fedriga e dall'assessore al Lavoro, Alessia Rosolen".


"Siamo qui - aggiunge Relli - perché non si è ancora concluso l'accordo di programma e perché, secondo fonti di stampa, non ci sono le risposte occupazionali che erano state promesse a valle di quel difficile accordo sindacale che ci aveva disunito tutti.  Se nell'accordo di programma non ci saranno risposte occupazionali, ci saranno sicuramente delle problematiche per 168 esuberi. Inoltre gli interinali non ritroveranno collocazione e siamo preoccupati per il futuro rispetto all'area a freddo, rispetto ai mercati". Alla Regione Fvg, ha concluso Relli, "andiamo a chiedere garanzie e che vengano esaudite le promesse fatte da sempre, ovvero che nessuno perderà il posto di lavoro. A oggi non abbiamo questa garanzia, anzi continuano a risultarci 168 esuberi".  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino