Stangata dei vigili ai finti sordomuti romeni: chiedevano soldi per beneficenza

Le cartelle sequestrate ai finti sordomuti
CAORLE - Blitz della polizia locale contro i falsi sordomuti. È scattata lunedì sera in centro storico un'operazione del nucleo Sicurezza urbana e polizia...

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CAORLE - Blitz della polizia locale contro i falsi sordomuti. È scattata lunedì sera in centro storico un'operazione del nucleo Sicurezza urbana e polizia giudiziaria della polizia locale finalizzata a contrastare una truffa attuata da una banda di falsi sordomuti composta da sette rumeni, di cui uno minorenne. 


I sette stranieri, approfittando della generosità dei numerosi turisti presenti a Caorle, richiedevano denaro sostenendo che le somme raccolte sarebbero servite per la costruzione di un fantomatico centro internazionale dedicato all'assistenza di persone non udenti, disabili e bambini poveri. Gli agenti, dopo aver monitorato la situazione, hanno fatto scattare la retata: in abiti borghesi, fingendosi turisti, hanno bloccato i falsi sordomuti elevando a ciascuno dei sette cittadini rumeni un verbale per violazione della norma del regolamento comunale di polizia e sicurezza urbana che vieta raccolte firme e fondi in assenza di autorizzazione. 


LE INDAGINI

Gli agenti hanno anche sequestrato somme e materiale trovato in possesso dei truffatori per i quali è scattato anche il Daspo urbano con l'obbligo di lasciare la città e non farvi rientro per 48 ore. La polizia locale si è avvalsa in questa azione di contrasto delle nuove strumentazioni a disposizione del Comando di Caorle, in particolare le telecamere intelligenti che hanno permesso di individuare i veicoli in uso alla banda tramite il sistema di lettura delle targhe e il software Pelta che, grazie all'intelligenza artificiale, consente di prevedere tempi e luoghi in cui i truffatori operano. 


«LE VITTIME QUERELINO»

Dal Comando della polizia locale è giunto l'invito alle vittime del raggiro a formalizzare la querela per truffa a carico dei falsi sordomuti, in modo da consentire l'avvio del procedimento penale a loro carico. Una procedura che, in questo caso, rafforzerebbe quindi l'accusa e permetterebbe di arrivare a una punizione ben più severa della semplice sanzione amministrativa.


Sempre nel corso della serata di lunedì gli agenti sono intervenuti in un locale di Levante dove era in corso un concertino con intrattenimento danzante in contrasto con le normative anticontagio che vietano il ballo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino