Finta onlus di Protezione Civile incassa 560mila di contributi pubblici: tre denunciati

la guardia di finanza
PORDENONE - La Guardia di Finanza di Pordenone ha condotto indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica (sostituto procuratore Carmelo Barbaro) nei confronti di...

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PORDENONE - La Guardia di Finanza di Pordenone ha condotto indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica (sostituto procuratore Carmelo Barbaro) nei confronti di un’associazione di volontariato no profit, ad esito delle quali è emerso che la stessa, formalmente dedita al volontariato in ambito di “Protezione Civile”, in realtà conduceva, da anni, esclusivamente attività ludico/sportive, anche aventi scopo di lucro. Perfino nel periodo emergenziale dovuto alla pandemia causata dal COVID-19, nessun assetto della ONLUS (persone, mezzi e strutture) ha trovato impiego nel comparto, malgrado la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia sia stata coinvolta fin da subito, con tutte le sue risorse (volontari e non) quotidianamente impiegate sul territorio. Per contro, durante la pandemia, la sede dell’Associazione, realizzata anche con finanziamenti pubblici, trovava impiego per ospitare attività sportive di “softair”. E’ stata anche rilevata la presenza di personale associato all’Ente come “volontario di Protezione Civile” che svolgeva, sostanzialmente retribuito con fittizi “rimborsi”, attività di mero lavoro dipendente esclusivamente a favore dell’Associazione.

I RAGGIRI

La fittizia ONLUS, attraverso artifizi e raggiri, era riuscita ad indurre in errore diverse Autorità pubbliche circa la sussistenza dei requisiti giuridici e fattuali per i quali poteva ottenere la qualifica fiscale di “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” (che prevedono necessariamente lo svolgimento di azioni in settori di interesse collettivo e di rilevante utilità sociale, a favore della collettività, aventi come scopo esclusivamente il perseguimento di finalità di solidarietà sociale), riuscendo, in tal modo, a percepire nel corso degli anni finanziamenti pubblici, erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da altri Enti pubblici, per complessivi 560.000 euro. Inoltre, come soggetto “ONLUS”, l’associazione ha fruito indebitamente, per anni, del contributo pubblico, per un importo complessivo di 26.500 euro, riferibile al “5x1000”, istituito con legge n. 266/2005 e destinato agli Enti che svolgono attività “socialmente rilevanti”. Alla conclusione delle indagini, risultano indagate dall’Autorità Giudiziaria tre persone, succedutesii nel tempo nella rappresentanza legale e nella gestione dell’associazione, per il reato di truffa ai danni dello stato.

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Il Gazzettino