«È morto Ciccio Marea», lutto su Facebook. Ma è una bufala

«È morto Ciccio Marea», lutto su Facebook. Ma è una bufala
VENEZIA - «El xe morto, puareto». «No el xe vivo, che contento che so». Mondo dei social impazzito ieri per una notizia, non vera, che annunciava la morte di Gianantonio...

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VENEZIA - «El xe morto, puareto». «No el xe vivo, che contento che so». Mondo dei social impazzito ieri per una notizia, non vera, che annunciava la morte di Gianantonio Gasparini, meglio noto a Venezia con il suo nome d'arte «Ciccio Marea».


Che Ciccio non si vedesse da qualche tempo in giro per la città è vero. Ma a farlo passare per deceduto ne passa. Tanto che la notizia, apparsa prima sulla pagina di un gruppo di Facebook e quindi ripresa anche da un sito internet, ha scatenato un tam tam di passaparola e commenti che si è spento solo quando il post e il link della notizia sono stati rimossi con tanto di scuse. E così, per Ciccio Marea, è iniziato un inno alla vita, alla gioia.

Ma Gianantonio Gasparini che fine ha fatto? Da un paio di mesi si trova ricoverato in una struttura protetta per delle cure. L'ultima volta che è stato soccorso in giro per Venezia era messo male ed è stato necessario ricoverarlo. Chi lo assiste ha fatto sapere che sta meglio e non è mai stato in pericolo di vita. Marea è un senza fissa dimora atipico. Un uomo che ha fatto della strada la sua casa. «Ti gà na sigareta? Ti gà un euro?» sono le sue frasi più famose come il suo consueto atteggiamento: steso per terra davanti a qualche vetrina a fumare e sorridere. L'anno scorso è stato vittima anche di un furto da parte dei «barbanera» mentre nel 2010 il libro «Veneziani (quasi) famosi» edito da Lt2 e firmato da Sebastiano Giorgi, Alberto Fiorin e Alessandro Rizzardini gli ha dedicato un capitolo intero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino