«Si fingeva malata: mi ha truffato». E spilla 100mila euro al prete

«Si fingeva malata: mi ha truffato». E spilla 100mila euro al prete
CESIOMAGGIORE - «Era pallida smunta, a volte con macchie di sangue, diceva che stava facendo delle cure per il cancro terminale». Una sceneggiata studiata a...

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CESIOMAGGIORE - «Era pallida smunta, a volte con macchie di sangue, diceva che stava facendo delle cure per il cancro terminale». Una sceneggiata studiata a tavolino da Tecla De Pellegrin, 48enne di Sedico. Questo è quanto sostenuto dall'accusa nel processo che è entrato nel vivo ieri mattina in Tribunale a Belluno. Secondo il capo di imputazione formulato dalla Procura la De Pellegrin avrebbe truffato don Giuseppe Bortolas, 63enne nativo di Cesiomaggiore dove è stato parroco per poi spostarsi a Cesiomaggiore e Auronzo. Così il prete in buona fede e con ingenuità, in più occasioni si sarebbe fatto convincere a consegnare alla donna quasi tutto il suo patrimonio: 98mila euro. «Mi arrivavano messaggi - ha raccontato ieri in aula il prete - dal cellulare della donna a nome di magistrati, del prefetto, di avvocati. Mi convinceva così a consegnare i soldi». A volte erano contanti, altre assegni in bianco che il parroco consegnava direttamente alla donna. «Mi diceva - ha spiegato al giudice - che le servivano così per pagare le spese di giustizia, doveva consegnarli al magistrato». Il tutto ovviamente sotto il nome falso: Tecla De Pellegrin aveva assunto l'identità di una fantomatica Debora Decima, malata terminale di cancro. La donna della truffa è stata riconosciuta anche ieri in aula nelle foto sottoposte al parroco dal pm Giuseppe Gulli.

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Il Gazzettino