Veneto, approvata mozione sul fine vita con oltre 7mila firme. «La Regione si impegni a garantire che ogni persona sia libera di scegliere»

VENEZIA - Approvata dal Consiglio regionale, anche con il voto favorevole dei leghisti a cui era stata lasciata libertà di coscienza, la mozione della pentastellata...

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VENEZIAApprovata dal Consiglio regionale, anche con il voto favorevole dei leghisti a cui era stata lasciata libertà di coscienza, la mozione della pentastellata Erika Baldin sul fine vita: «La Regione si impegni a garantire che ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti politici». Nel video il commento di Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), a sostegno della petizione promossa dall'associazione Coscioni, che in Veneto ha raccolto oltre 7mila firme.

Fine vita, approvata mozione

«Sono molto soddisfatta del voto di oggi, l'aula ha dimostrato sui temi etici una maturità che la società veneta aveva già raggiunto da molto tempo. Il prossimo passo è quello di far proseguire il cammino della proposta di legge regionale di iniziativa popolare sul fine vita presentata in collaborazione con l'associazione Coscioni, che è arrivata a quota 7.700 firme raccolte». Così Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo, che spiega il proprio convintissimo voto favorevole sulla Mozione, a prima firma Baldin.

«Fine vita, la Regione si impegni a garantire che ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti politici. È sui temi etici che si misura la civiltà di una nazione e il suo progresso - aggiunge Ostanel - ora la nostra Assemblea regionale è chiamata a convalidare le firme raccolte e a discutere questo progetto di legge in commissione, senza preconcetti e senza barricate politiche da difendere, ma pensando unicamente al bene dei malati, delle persone la cui volontà, in questo tema così dedicato, deve essere ascoltata e protetta. Sono convinta che per il voto di oggi l'incontro che avevo promosso più di un mese fa in Consiglio regionale tra l'associazione Coscioni e i capigruppo sia servito. Perché oggi con la libertà di scelta data dai capigruppo e 32 voti favorevoli abbiamo aperto un varco», conclude Ostanel.

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Il Gazzettino