Riparte l'Alta velocità in Veneto: arrivano 3 miliardi per due linee

Un Frecciarossa
VENEZIA - Dei 6,4 miliardi di euro che la Legge di stabilità destina alle infrastrutture, la metà riguarda opere che interessano il Veneto. Un miliardo e mezzo per la ferrovia...

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VENEZIA - Dei 6,4 miliardi di euro che la Legge di stabilità destina alle infrastrutture, la metà riguarda opere che interessano il Veneto. Un miliardo e mezzo per la ferrovia ad alta velocità Brescia-Verona. Un altro miliardo e mezzo alla Verona-Padova. E poi 137 milioni per il Mose. E 95 milioni per la piattaforma offshore di Venezia. In tutto 3 miliardi e 232 milioni di euro. «Non è solo una manovra di alleggerimento delle tasse per imprese e famiglie - ha detto il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, spiegando il capitolo di sua competenza - È anche una manovra per lo sviluppo e la crescita». Così, una settimana dopo lo stop ai fondi per il Mose avvenuto nella riunione del cosiddetto "pre Cipe", ora i fondi ritornano con la Legge di stabilità.


«I 137 milioni di euro assegnati al Mose - spiega il ministro Lupi - sono un reintegro di tagli dovuti a clausole di salvaguardia della precedente legge finanziaria. Sono tagli che arrivano di solito a fine anno. A fronte di quanto comunicato nel pre Cipe la settimana scorsa ho provveduto, per garantire continuità all’opera, a ripristinarli immediatamente». Idem per il porto offshore di Venezia. Dice il ministro delle Infrastrutture: «I 95 milioni per il porto di altura di Venezia sono una restituzione dei 95 milioni revocati e usati per opere più urgenti e immediatamente cantierabili inserite nel decreto Sblocca Italia. Come promesso, sono stati riassegnati nel primo provvedimento utile. È una prassi ormai al Ministero delle Infrastrutture: soldi assegnati a un’opera che non ha necessità immediata di spesa vengono dirottati su altre opere e poi restituiti. È già successo anche per altre opere, ad esempio al Terzo Valico ferroviario Milano-Genova proprio a vantaggio di un’opera veneta, la Pedemontana».

E infine l’Alta velocità Brescia-Verona e Verona-Padova, 1500 milioni a ciascuna. Ma qual è la tempistica? «Per la Brescia-Verona, che ha già ricevuto oltre 700 milioni nella legge di Stabilità 2013, il 6 novembre si aprirà la conferenza dei servizi. Contiamo - dice Lupi - di portarla al Cipe entro fine anno. Per la Verona-Padova ricordo che nel decreto Sblocca Italia sono stati inseriti altri 90 milioni vincolati alla presentazione entro il 31 dicembre del progetto aggiornato. Ho fondati motivi per pensare che il progetto arriverà prima, forse già ai primi di dicembre. Dalla data di presentazione abbiamo trenta giorni per portarlo in Conferenza dei servizi».


Soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale Costantino Toniolo, Ncd: «Due delle quattro opere indicate come prioritarie a livello nazionale riguardano proprio il Veneto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino