«Serve aiuto? Sono un medico. Poi ho visto che era mio marito»

PONTELONGO - (C.Arc.) Un amaro destino ha voluto che ieri mattina la moglie di Filippo Mabea passasse in auto lungo via Roma pochi minuti i dopo che si era consumata la tragedia....

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PONTELONGO - (C.Arc.) Un amaro destino ha voluto che ieri mattina la moglie di Filippo Mabea passasse in auto lungo via Roma pochi minuti i dopo che si era consumata la tragedia. Milena Perini, medico del lavoro, doveva recarsi ad un corso in Comune a Pontelongo. La donna vedendo ambulanza e vigili del fuoco sulla riva del Bacchiglione si è fermata ed ha subito chiesto se ci fosse bisogno del suo aiuto.


Ma, vedendo la vettura che i pompieri stavano recuperando dall'acqua, ha capito: l'Opel Corsa bianca, e quella strada che Filippo Mabea percorreva tutti i giorni quando rientrava dalla Questura. «Avevo un marito meraviglioso - ha detto ieri la moglie - Qello che è accaduto è assurdo. Filippo amava la vita e faceva della solidarietà e l'amore per il prossimo un suo stile di vita. Quando parlava dei piccoli malati di tumore, che non ha mai smesso di aiutare attraverso Città della Speranza, ripeteva che ogni bambino ha il diritto di diventare adulto. E il suo ultimo gesto d'amore è stato quello di donare le cornee, con la speranza che qualcuno attraverso i suoi occhi possa tornare a vedere».



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Il Gazzettino