GEMONA DEL FRIULI - La corte d'assise di Palermo ha dichiarato il difetto di imputabilità perché non capace di intendere e volere per Valentina Pilato, la mamma...
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Per Bruno e De Giovanni, la donna, quando gettò la figlia appena nata nel cassonetto della spazzatura, non era in grado di intendere e volere, avendo un disturbo grave dell' umore che si «accompagna a vissuti dissociativi e paranoidei di tipo cognitivo anancastico». Questa condizione era presente al momento dell'infanticidio e al momento del parto avvenuto «dopo una rilevante negazione della gravidanza e di qualsiasi reazione affettiva ad esso legata». Secondo i consulenti del gip, invece, la donna sarebbe stata capace di intendere e volere perché aveva un disturbo di adattamento che non ne avrebbe inficiato la lucidità. Di parere diametralmente opposto i periti della difesa.
Inizialmente, i pm avevano contestato alla giovane mamma il reato di infanticidio, l'imputazione, però, è stata poi modificata.
Il Gazzettino