TREVISO - Apre questa sera, sempre al solito posto: all'ingresso del prato della Fiera. Ma ci sarà solo lui, l'intramontabile stand gastronomico dell'Oca, una...
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I TEMPI
L'apertura seguirà il classico calendario delle Fiere: da oggi a domenica 18 ottobre, dalle 18 alle 23,30 e dalle 12 alle 23,30 il sabato e la domenica. Il menù resta quello di sempre: folpi con il sedano, i bigoli in salsa, l'immancabile oca arrosta. E poi i piatti di carne e pesce che non mancano mai. La prima novità rispetto al solito è quasi imposta dalle norme anti-contagio: il servizio di take away. Per chi invece decide di passare una serata sotto il tendone, le regole sono ferree: divieto di assembramento, obbligo di mascherina e di igienizzarsi spesso le mani. E proprio per evitare l'affollamento quest'anno è particolarmente gradita la prenotazione (telefonando al numero +39 346 017 8939).
LE DIFFICOLTÀ
Il sindaco Mario Conte è ben consapevole che questo 2020 passerà alla storia come anno complicatissimo. A Ca' Sugana le hanno provate tutte per non annullare l'evento, ma senza trovare la soluzione giusta. E simili provvedimenti si stanno diffondendo anche nei comuni vicini. Non è questo l'anno migliore per fiere e sagre. «Con profondo rammarico ma a tutela della salute pubblica l'Amministrazione si trova costretta ad annullare il consueto Luna Park - ricorda il sindaco - ma per dare continuità alla tradizione millenaria delle Fiere, verrà comunque allestito lo stand gastronomico con ingresso su prenotazione e posti a sedere limitati». Il sindaco ha rilanciato l'appuntamento per il 2021, per un'edizione delle Fiere di San Luca «ancora più grande». Ma è un auspicio piuttosto che una promessa. Riccardo Barbisan, capogruppo della Lega in consiglio comunale, riassume in un post sui social i sentimenti di tanti trevigiani: «Questa mattina ho sentito freddo e quella sensazione di fine estate che accompagnava l'inizio della scuola e l'approssimarsi delle fiere di San Luca. Ho riconosciuto proprio quegli odori, quel clima che per tutti noi segnano la ripresa senza sosta della attività e che per i trevigiani vuol dire che le fiere di San Luca sono alle porte. È molto disorientante il fatto che quest'anno siano svolte in tono del tutto minore. Ci sarà il tendone sotto cui onorare il rito dell'oca, che non è poco, ma non è tutto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino