VERONA - Da fiera-mercato semestrale nel 1898 alla moderna manifestazione internazionale che unisce passione, business, sport, turismo e spettacolo. Fieracavalli, alla sua...
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«Fieracavalli testimonia la validità di un format che per oltre cent'anni ha saputo trasformarsi, adattarsi a cambiamenti sociali e culturali che hanno avuto protagonista proprio il cavallo - ha detto Mario Rossini, vicedirettore generale di Veronafiere -. Un ruolo che celebreremo con uno speciale francobollo in occasione della 120ª edizione e per cui abbiamo già avviato l'iter amministrativo col ministero dello Sviluppo economico».
Lo sport rappresenta uno dei punti fissi del programma di Fieracavalli, grazie soprattutto alla 16a edizione di Jumping Verona con l'unica tappa italiana della prestigiosa Longines FEI Word Cup di salto ostacoli (domenica 13 la finale). A questa, si aggiungono le gare dedicate alle giovani promesse della sella italiana, le competizioni della discipline western e degli attacchi. Tra le novità col Consorzio del Soave la «Ippostrade Horsewine», la nuova rete di 500 chilometri di ippovie all'interno delle 5 zone vinicole del Veneto: Valpolicella, Bardolino, Prosecco, Saove e Custoza. Sempre nel padiglione 1, la riscoperta delle pratiche tipiche della cultura contadina del Veneto con Coldiretti e le dimostrazioni di cucina con l'agri-chef Diego Scaramuzza, senza dimenticare l'area gioco e trucchi per bambini a cura di Amia Verona Spa e Banca Popolare di Verona. ( Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino