Fidanzati presi a fucilate, parla lei: «Mirava ai sedili, poteva ucciderci»

Myriam Vicinelli e il luogo dell'aggressione
«Chiudo gli occhi, ma non riesco a dormire: nella mia mente si materializzano i momenti dell’aggressione, sento il rumore della fucilata contro il vetro della macchina». ...

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«Chiudo gli occhi, ma non riesco a dormire: nella mia mente si materializzano i momenti dell’aggressione, sento il rumore della fucilata contro il vetro della macchina».


Myriam Vicinelli ha 21 anni, abita a Curtarolo, è la fidanzata di Zouhair Abousad, di Campodarsego, colpito alla testa da dieci pallini di fucile sparati da un cacciatore che l’altra sera ha scambiato la coppietta, appartatasi in auto lungo una stradina bianca di San Giorgio delle Pertiche, per due malintenzionati. Il ragazzo è in ospedale, lei è sconvolta, mentre lo sparatore è indagato a piede libero per lesioni personali gravi, danneggiamenti e abuso di arma da fuoco.

«Io e il mio fidanzato - ha raccontato ieri - ci siamo visti verso le 21, siamo stati con alcuni amici poi, alle 22,30, siamo andati con la mia auto in quella stradina. Ad un tratto abbiamo visto tre persone che si avvicinavano. Abbiamo pensato che era meglio andare via. Ma non abbiamo fatto in tempo, ci hanno accerchiato. Hanno tentato di sfondare il lunotto anteriore della mia Punto, prima a pugni, poi con una torcia. Urlavano, non ricordo cosa». La coppietta ha temuto una rapina, così Myriam ha messo in moto ed ha accelerato, ma «ho fatto pochi metri - racconta - poi dallo specchietto retrovisore ha visto uno dei tre uomini puntare il fucile all'altezza dei sedili. È stato un attimo: il botto, un fischio come un treno che sta frenando, il rumore del cristallo in mille pezzi. E il mio ragazzo che si è messo la mano in testa e se l'è trovata piena di sangue. Tremavo come una foglia. Ho deciso di accelerare più veloce che potevo e di andare all'ospedale di Camposampiero».
Myriam adesso ha paura: «Non riesco a stare da sola. - sospira - A turno mia madre e mio padre stanno con me. Sto prendendo tranquillanti, la notte non riesco a dormire. Appena chiudo gli occhi, rivedo tutto».

Lei, scambiata con il fidanzato per un bandito, si dedica a stagenell'ambito del sociale: «Mi sto specializzando negli asili, con i bambini, ma anche con gli anziani e i disabili».

Ancora preoccupata per le condizioni del fidanzato, Myriam ora chiede giustizia: «Potevamo morire. Quell'uomo che ha sparato deve pagare. Bisogna porre un freno a chi utilizza armi in modo improprio e mette a repentaglio la vita di persone oneste».
Una critica per chi fomenta odio ingiustificato: «Ho letto sui social network e sui blog dei quotidiani frasi cariche di odio nei nostri confronti. È assurdo». Ieri mattina, lungo la stradina bianca di San Giorgio delle Pertiche, la tensione era ancora palpabile. I giornalisti tornati sul posto, sono stati avvicinati da un’auto, da cui un uomo ha sibillinamente detto: «Andatevene di qui, questo non è il posto migliore per fermarsi, dopo quello che è successo...».

Ieri la Procura ha acquisito i pallini che hanno colpito alla testa Zouhair Abousad, mentre è stata disposta una perizia balistica per stabilire a che distanza dall’auto della ragazza si trovava il cacciatore quando l’altra sera ha sparato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino