I migliori pianisti suonano nei luoghi simbolo della città per il Festival Bartolomeo Cristofori

Al via una complessa articolazione musicale non solo nei luoghi canonici della cultura ma anche in spazi cittadini e universitari

Francesco Grillo al pianoforte
PADOVA - Con il titolo “Universi musicali: 800 anni di Musica, 800 anni di Storia, 800 anni di Università”, torna il Festival pianistico internazionale...

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PADOVA - Con il titolo “Universi musicali: 800 anni di Musica, 800 anni di Storia, 800 anni di Università”, torna il Festival pianistico internazionale Bartolomeo Cristofori, diretto da Alessandro Tommasi, dedicato all’artigiano-artista padovano che inventò il pianoforte. Dall’8 al 20 settembre, la rassegna animerà le più belle sale di Padova, oltre a cortili, chiese e chiostri con lunghe giornate di eventi. Nella quinta edizione, il Festival Cristofori si unisce ai festeggiamenti degli 800 anni dell’Università, dedicandole il suo programma. «Questo festival è riuscito a disvelare il nostro passato - ha chiarito l’assessore Andrea Colasio - nel nome dell’inventore del pianoforte».

Al via una complessa articolazione musicale non solo nei luoghi canonici della cultura ma anche in spazi cittadini e universitari: la Sala della Carità, il Centro Universitario di via Zabarella, la chiesa di San Gaetano, il cortile della biblioteca di Storia, l’aula Sartori al Liviano, il chiostro del Beato Pellegrino, l’Orto Botanico, il teatro del Seminario. Il presidente dell’associazione Bartolomeo Cristofori, GianPaolo Pinton, ha sottolineato alcuni traguardi importanti legati al nome di Cristofori: la possibilità di avere, a breve, un francobollo dedicato all’inventore del pianoforte; l’atteso accordo con i proprietari della chiesa di San Luca dove Cristofori fu battezzato il 4 maggio 1655 e dove realizzare un Museo che porta il suo nome; il riconoscimento del Festival come manifestazione culturale con valore triennale, da parte del Fus; l’inizio della collaborazione con il Museo del Pianoforte di Arquà che ospiterà un concerto del Festival, nella sede di Villa Centanin, ad Arquà Petrarca.

Due sono le anteprime del Festival: stasera, alle 21, all’Auditorium San Gaetano con una serata dal titolo “Vivaldi in jazz. Le Quattro stagioni per piano solo”, con Francesco Grillo al pianoforte; domenica 4, alle 20, in Sala dei Giganti con la pianista Leonora Armellini. Il festival sarà inaugurato giovedì 8, alle 20,45, al Palazzo della Ragione con il pianista Georgy Tchaidze e l’Opv, diretta da Wolfram Christ. Il concerto sarà dedicato alle vittime dei conflitti armati. La programmazione del Festival è suddivisa in format e fasce orarie: dalle 17.30 alle 19, si terranno i “BartoloTour”, visite guidate con concerto, realizzate in collaborazione con le guide dell’Associazione Tartini 2020, incentrate sulla storia dell’Università. Alle 21, si svolgeranno i tradizionali concerti con artisti di punta e con l’introduzione storico-musicale, grazie alla presenza di docenti e ricercatori universitari. Alle 23.30, torneranno i “BarTolomeo”, “late night concerts”, dedicati alla musica contemporanea, nella suggestiva cornice di Barco Teatro. I sabati 10 e 17, il Caffè Letterario Treccani, alle 11, ospiterà incontri per parlare di musica con importanti professori dell’Università.

Domenica 18, alle 18.30, il festival si sposterà ad Arquà Petrarca, al Museo dei Pianoforti antichi con la possibilità ad esplorare i luoghi cari al poeta: “Sulle tracce del Petrarca” è il titolo dell’incontro con il pianista Elia Cecino che suonerà, in prima assoluta, un nuovo sonetto, commissionato al compositore Orazio Sciortino. Il festival chiuderà, martedì 20, alle 21, in Sala dei Giganti, con Leonora Armellini in un recital chopiniano. 

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Il Gazzettino