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TRIVIGNANO/BUJA (UDINE) - Feste studentesche di Halloween annullate (o “congelate”) a pochi giorni dall’evento: e così centinaia di ragazze e ragazzi della provincia di Udine hanno dovuto rassegnarsi a rimettere nell’armadio l’abito da party o il costume da veglione horror style.
LE CHAT
«Ciao a tutti, purtroppo dobbiamo annullare la festa. Abbiamo fatto il possibile per riuscire a farla anche perché non l’abbiamo mai fatto per i soldi, ma perché ci tenevamo davvero», si legge in una comunicazione girata in chat dagli organizzatori, che ha raggiunto i ragazzi che dovevano partecipare a una festa organizzata al Folador di Villa Rubini a Trivignano Udinese, dimora affittata per l’occasione dalle realtà studentesche. «Festa annullata”», è il titolo che campeggia, in rosso, in cima a un altro messaggio diffuso sui telefonini dagli organizzatori di un altro party, promosso a Monte di Buja. «Tutti i soldi sono già stati resi ai pr che nelle prossime ore torneranno fino all’ultimo centesimo. Ci scusiamo per il disagio», si legge ancora nel messaggino relativo alla festa di Buja, in cui si fa riferimento a presunte «diffide» che sarebbero state ricevute, ma di cui non c’è conferma ufficiale.
TRIVIGNANO
Per quanto riguarda Trivignano, come spiega Claudio Cantone della Polizia locale, «gli organizzatori hanno presentato una pratica con una documentazione insufficiente.
BUJA
«Dovevano fare una festa studentesca, ma non si fa niente nel centro Gino Molinaro di Monte di Buja per Halloween se la persona che noleggia la sala non può ottemperare all’articolo 80 del Tulps (sulla licenza di agibilità per aprire teatri, cinema o allestire luoghi di pubblico spettacolo ndr)», conferma anche Stefano De Bellis della Pro Buja, la Pro loco che ha in concessione «a titolo gratuito lo spazio di proprietà del Comune». Festa saltata quindi. «La sala non ha la necessità di essere adibita alla normativa prevista dal Tulps per le manifestazioni di pubblico spettacolo. Noi come Pro loco durante la sagra o chi noleggia la struttura per attività di pubblico spettacolo, con partita Iva, ha la possibilità di chiedere un’autorizzazione temporanea. Il ragazzo che organizza la festa studentesca, non avendo la partita Iva, non può farla. Mi ha parlato di quasi 300 invitati. Gli ho detto io di no. Sinceramente all’inizio non avevo ben capito. Mi aveva parlato di una festa privata, ma se sono 300 invitati a una festa a pagamento, c’è ben poco di festa privata. Se io do a noleggio una struttura e fanno una festa di pubblico spettacolo senza ottemperare alla normativa, ne rispondo anch’io. Se lo fa una partita Iva, ne risponde la partita Iva. Altrimenti, se, come in questo caso, si tratta di un privato, deve fare una festa privata».
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