L'allarme: feste di addio al celibato ultima frontiera del degrado

L'allarme: feste di addio al celibato ultima frontiera del degrado
VENEZIA - Feste e movida, Venezia si divide. L’ultima frontiera del "trash" sono le feste di addio al celibato e al nubilato, che vedono gruppi di ragazzi...

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VENEZIA - Feste e movida, Venezia si divide. L’ultima frontiera del "trash" sono le feste di addio al celibato e al nubilato, che vedono gruppi di ragazzi scatenati tra le calli, spesso con "accompagnamento" di alcol e altrettanto spesso con travestimenti dei più vari generi, come i sei ragazzi in mutande lo scorso sabato mattina sul "ponte dei Zogatoi". Feste prematrimoniali, ma anche festeggiamenti di laurea che si trascinano dietro bambole gonfiabili, fiumi d'alcool e baccano. Il centro storico è palcoscenico di questi "riti" che spesso sfiorano gli eccessi e sono bastate un paio di foto su Facebook per accendere la polemica.  


«Occorre tracciare un confine - afferma Cecilia Tonon, consigliera della Municipalità di Venezia con delega al Decoro - tra vitalità e partecipazione da un lato, cattivo gusto ed oltraggio dall'altro. Come è possibile che qui trovino ospitalità senza confine spettacoli indecenti che nei comuni limitrofi sono vietati, che non hanno nulla a che vedere con la libertà di espressione, di movimento, di divertirsi civilmente?» La consigliera si riferisce alla vicina Jesolo, dove gli addii al celibato "oltre misura" sono stati vietati con un provvedimento che prevede sanzioni anche da 500 euro. Di opinione simile Fabrizio D’Oria, direttore Eventi di Vela Spa, che sabato aveva lanciato su Facebook un grido di allarme con foto e un certo seguito di commenti.

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Il Gazzettino