Padova. Festa della Repubblica, il sindaco Giordani: «Ignorare il voto è un'offesa alla democrazia». Polemiche a Vigonza per il discorso sulla monarchia

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PADOVA - «Il 2 giugno ci ricorda che il voto è sì un diritto, ma anche un dovere. Esercitare il diritto di voto costituisce un connotato essenziale del nostro essere veramente cittadini consapevoli. Ignorare, o peggio considerare come inutile retorica, il significato e la storia delle istituzioni repubblicane, rappresenta un'offesa allo stesso concetto di democrazia». Lo ha affermato oggi il sindaco di Padova, Sergio Giordani, intervenendo alla cerimonia per la Festa della Repubblica.

«L'Italia siamo noi - ha precisato Giordani - nel bene come nel male, e questo ci chiama alla nostra responsabilità verso la Repubblica, verso il nostro Paese. Res Publica, in latino cosa di tutti. E questo, invece di essere motivo di maggiore attenzione, nel tempo è diventato quasi sinonimo di cosa di nessuno, quindi cosa che non ci riguarda. Io credo che, soprattutto oggi, bisogna ribaltare questo sentire, purtroppo molto diffuso, e che è in parte responsabile delle contraddizioni e delle difficoltà che vive il nostro paese» ha sottolineato. Per Giordani «la democrazia muore se nessuno la protegge dai rischi portati dall'indifferenza, e si spegne se nessuno la cura costantemente, anche e soprattutto nelle piccole cose e nei gesti di tutti i giorni. Il nostro presidente Sergio Mattarella ha sottolineato più di una volta questi concetti, ribadendo che la Repubblica - ha concluso - è al centro della nostra vita e del nostro futuro».

Vivaci discussioni a Vigonza dove secondo l'ex sindaco Stefano Marangon il presidente del consiglio Cesare Paggiaro nel suo intervento avrebbe detto che "Una monarchia ordinata è meglio di una democrazia malata".

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Il Gazzettino