La Festa in piassa di Villanova getta la spugna: era accaduto solo nell'anno del terremoto

Il tendone della Festa in piassa di Villanova di Pordenone
PORDENONE - Solo il terremoto l’aveva fermata prima d’oggi. Nata nell’ottobre del 1975, per iniziativa di alcuni volenterosi abitanti dell’allora...

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PORDENONE - Solo il terremoto l’aveva fermata prima d’oggi. Nata nell’ottobre del 1975, per iniziativa di alcuni volenterosi abitanti dell’allora nuovissimo quartiere di Villanova, a Pordenone, la Festa in Piassa è stata, per 46 anni, un faro per gli abitanti del quartiere e, man mano, per tutta la città, che l’ha amata, seguita e aiutata a crescere in tutti questi anni. E’ di due giorni fa l’annuncio che la festa quest’anno non si farà: una delle infauste conseguenze di questo maledetto coronavirus. Non una conseguenza diretta, si badi, ma un insieme di concause, conseguenza soprattutto delle nuove norme anticontagio, che rischiano fortemente di causare un flop della manifestazione. Una manifestazione cresciuta nel tempo, che ospita ogni anno formazioni dilettantistiche da tutta Italia che danno vita al Torneo di calcio “Città di Pordenone”. 

L’ANNUNCIO
L’annuncio è stato dato sulla pagina Facebook dell’Associazione Festa in Piassa. Questo il messaggio: “È con enorme dispiacere che ci vediamo costretti a dare la triste notizia che per la seconda volta nella sua storia, la nostra amata sagra non verrà organizzata (la prima era nel 1976 a causa del terremoto). Ma come ha voluto ricordare il nostro presidente, Flavio Bolzan, “Il perdurare dell’emergenza Coronavirus ci mette nelle condizioni di non poter svolgere la manifestazione di quest’anno. Desideriamo tutelare la salute dei volontari, dei cittadini, degli sportivi e degli artisti che sono coinvolti nella realizzazione dell’evento. Accogliere le persone alla sagra, per noi, significa far trascorrere una serata in allegria con gli amici e le famiglie, farle sorridere e divertire, mentre assaporano le nostre specialità. Quest’anno sicuramente non possiamo garantire tutto questo. Quindi abbiamo deciso, per quest’anno, di fermarci. Il nostro obiettivo è cercare di organizzare qualcosa quanto prima, per essere vicini a tutti i nostri amici e volontari”.
LE DATE

La Festa in Piassa si svolge, tradizionalmente, subito dopo Ferragosto, ma la sua organizzazione inizia ai primi dell’anno, con le prime riunioni organizzative. All’inizio dell’anno si compila una lista con decine e decine di associazioni sportive che verranno poi formalmente invitate al Torneo di calcio; ma quest’anno, a causa dello scoppio dell’emergenza Covid-19, non è stato possibile portare a termine questa operazione, facendo crollare uno dei pilastri della manifestazione. Nemmeno l’avvio della fase 2 ha permesso di proseguire con l’organizzazione del torneo, perché se le grandi squadre (Serie A e serie B) tornano in campo per quanto riguarda i dilettanti è ancora tutto fermo e non si vedono ancora spiragli. Le stesse direttive, per feste e sagre, stabiliscono severe norme per il distaziamento, che ridurrebbero drasticamente la capienza dei tendoni della Festa in Piassa, sia nella parte “mangereccia”, sia per quanto riguarda il Palatenda e gli spettacoli, impedendo del tutto o riducendo fortemente attività come il ballo liscio o i concerti dal vivo. Per questo il direttivo non se l’è sentita di dare il via a una sagra che rischia di prosciugare le casse dell’associazione e da qui la decisione, ritardata fino all’ultimo, nella speranza di un’apertura da parte delle istituzioni, di cancellare l’appuntamento con la 45° edizione della manifestazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino