Vittorio Veneto. Amiche dalle scuole elementari, Marcella ed Edda festeggiano i 100 anni insieme: «Non ci siamo più lasciate»

Centenarie di Vittorio Veneto, festa grande
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VITTORIO VENETO (TREVISO) - Una vita al fianco degli studenti: Marcella Tolot arriva oggi al traguardo dei 100 anni. Un secolo illuminato dalla passione per l’insegnamento e da una fede sincera, caratterizzata da una sensibilità sognante e vissuta con quella leggerezza calviniana tutt’altro che superficiale: «Se hai tre soldi, il primo dallo a chi ha bisogno, col secondo comprati un pane e con ciò che ti resta compra un fiore», la si può spesso sentir dire. Seconda di quattro fratelli, nata a Vittorio Veneto il 16 aprile 1924 frequenta le elementari a Serravalle e si diploma durante la guerra al Liceo Classico Flaminio. Sono anni di incosciente spensieratezza e voglia di libertà, soffocati dall’occupazione nazista. «Nel ’43, durante la guerra, mia sorella Rosalinda mi cercava angosciata, per poi trovarmi con sua enorme sorpresa tranquilla nella campagna vittoriese, intenta a raccogliere fiori per comporne un mazzolino. Ero del tutto ignara del rastrellamento in corso in città a seguito dell’uccisione di un ufficiale tedesco», così di quegli anni racconta Marcella, ora anche ai suoi bis nipoti. Sono anni difficili, dove la Marcella bambina incontra l’amicizia vera, quella che dura per sempre.

IL LEGAME

Durante i giorni della scuola elementare, conosce Edda Steccanella con cui condivide poi i banchi del Liceo Classico. Edda, anche lei classe 1924 di Vittorio Veneto, ha preceduto di pochi mesi l’amica nello spegnere le candeline. Ancora oggi, nonostante i loro cento anni di età, continuano a mantenere vivo il legame che le unisce, stringendosi forte celebrando il loro secolo di amicizia. Dopo la guerra, Marcella conosce anche l’amore, si sposa con Fulvio Zambon e per seguirlo si trasferisce in Alto Adige, dove inizia la sua vocazione come maestra elementare, seguendo cinque classi contemporaneamente. Dopo un anno, nasce Maria Paola e il suo lavoro prosegue tra Trentino e Veneto, trascorrendo molti anni a Revine Lago.

LE POESIE

«Ai giovani tuoi, / sconfitti e ribelli, / strappati alla strada, / un credo insegnavi / che il cuore / rinfranchi, / il buio diradi, / dia senso alla vita», recita una poesia di Marcella. Si sta rivolgendo a Don Bosco ai cui insegnamenti ha dedicato la vita, frequentato l’oratorio e le attività Salesiane, e poi l’associazione "Unione ex allievi di Don Bosco". «Con un talento spiccato per la scrittura, amante della Bellezza in tutte le sue espressioni, dalla poesia all’arte, dal teatro alla Natura, ha insegnato a vederla e ricercarla nelle cose più semplici, un fiore, un tramonto invernale, una telefonata inaspettata, una poesia letta tutti insieme in famiglia a Natale», raccontano le nipoti. Una nonna - e bis nonna - amorevole e coraggiosa, che ha dedicato a sua figlia e alle sue tre nipoti adorate il suo esempio di forza d’animo e inesauribile presenza, dall’aiuto nella traduzione delle versioni di latino ai lucidi consigli quotidiani.

«Da parte della tua famiglia e dei tuoi cari, oltre ai più sinceri e festosi auguri per i tuoi cento anni, un ringraziamento, per la testimonianza che ci doni di come la passione per la bellezza, l’insegnamento e l’arte uniti ad una profonda Fede possano mantenere un’anima bella, leggera, sognatrice e giovane per almeno 100 anni».

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Il Gazzettino