Festa della donna, alle Terme gli hotel puntano a un grande afflusso: «Pacchetti e trattamenti a tema»

Festa della donna, alle Terme gli hotel puntano a un grande afflusso: «Pacchetti e trattamenti a tema»
ABANO TERME - Il fine settimana dell’8 marzo conferma la tendenza positiva dei movimenti turistici ad Abano e a Montegrotto già registrati nel corso degli ultimi...

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ABANO TERME - Il fine settimana dell’8 marzo conferma la tendenza positiva dei movimenti turistici ad Abano e a Montegrotto già registrati nel corso degli ultimi mesi. Secondo i dati che la locale Federalberghi sta elaborando in questi giorni, si prospetta al momento un livello medio di occupazione degli hotel del bacino euganeo pari al 70%, con la previsione di raggiungere in molte strutture ricettive, alla fine, punte del 90%. In buona sostanza, sottolineano dall’ente di categoria, ci sono tutti i presupposti perché la ripartenza di primavera inizi nel migliore dei modi per il comparto.

LA RIAPERTURA

«Quello dell’8 marzo è un fine settimana di riapertura per molti alberghi delle Terme Euganee dopo il periodo di chiusura stagionale – dichiara il presidente dell’associazione imprenditoriale Walter Poli – quest’anno, inoltre, vi è una felice combinazione dei tempi: la Festa internazionale della donna cade infatti di venerdì. E questo rappresenta un fattore che favorisce la presenza di piccoli gruppi di amiche che hanno scelto di festeggiare la ricorrenza dell’8 marzo concedendosi una pausa rigenerante grazie a uno dei tanti e diversi pacchetti con offerte specifiche messi a disposizione dalle strutture termali del nostro territorio: mi riferisco, per esempio, all’accesso esclusivo alla spa, alle cene a tema e ai trattamenti di benessere che vengono riservati esclusivamente alle donne».

Non solo relax, però: c’è spazio anche per la solidarietà. «C’è infatti fra i nostri associati chi ha scelto di affiancare ad ogni pacchetto di soggiorno acquistato una donazione al Centro Veneto Progetto Donna, associazione impegnata nel sostegno alle donne che sono state vittime di violenza», sottolinea il titolare dell’hotel Tritone di Abano.

Come detto, il mese di marzo segna il tradizionale avvio della stagione per il turismo termale del bacino euganeo. A fare la parte del leone, come da consuetudine in questo periodo, la clientela italiana con arrivi, oltre che dal Veneto, da Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Piemonte e Puglia, per citare le regioni dalle quali giungono tradizionalmente le maggiori prenotazioni.
Ma è attesa anche la presenza di ospiti stranieri in buon numero. Gli albergatori infatti già scommettono sulla conferma di una tendenza registrata durante il fine settimana lungo di Carnevale e San Valentino il mese scorso. Quando il tasso di occupazione delle stanze si attestò complessivamente sul 77%; un risultato che fu classificato dall’Osservatorio veneto per il turismo come il migliore rispetto a quello conseguito da altre destinazioni turistiche a livello regionale. In quel periodo, infatti, le presenze dall’estero erano arrivate a toccare il 27% del totale, quando nel febbraio 2023 si erano fermate al 22%. Un aumento quindi che era andato oltre le più rosee aspettative.


Non solo. Il mercato tedesco, che rappresenta da sempre il principale bacino estero, dal 3,3% dell’anno precedente era passato a febbraio al 4,8%. Inoltre, a Carnevale e San Valentino i turisti provenienti dalla Svizzera avevano superato quelli austriaci come seconda nazionalità più rappresentata. La speranza adesso è che il prossimo fine settimana torni a confermare, se non addirittura a incrementare, questi numeri e rappresenti il prologo di una stagione turistica 2024 all’insegna del bello stabile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino