ROVIGO - Legambiente ribadisce il pessimo stato della linea Rovigo-Verona con la sua classifica italiana, che pone questa tratta al quarto posto tra le peggiori d'Italia. A...
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SPERANZE«Il rapporto di Legambiente non fa altro che certificare che un anno dopo, il paziente è ancora gravemente malato - commenta Manuel Berengan, tra i principali promotori del gruppo Ci scusiamo per il disagio - se le cose andranno bene, però, il 2019 potrebbe essere l'anno decisivo per lo meno per vedere dei cambiamenti».
Gli interventi previsti dovrebbero interessare soprattutto le zone del Veronese, tra Legnago e Cerea, e poi l'arrivo di dieci nuovi treni. «Le notizie potrebbero essere queste, ma stiamo ancora attendendo degli approfondimenti, perché non è detto che ci sia una concentrazione solo in quell'area, è ancora un qualcosa in fase di evoluzione. Certo gli interventi strutturali sulla linea necessitano di un ragionamento molto più complesso, soprattutto per quanto concerne l'elettrificazione, poiché sono interventi che comportano costi elevati».
OPERE ATTESELa stessa Legambiente nel dossier parla di circa 30 milioni di euro preventivabili. «Onestamente forse anche qualcosa in più per un'elettrificazione completa - continua Berengan - in attesa di definire questo punto, il nostro pressing è sui nuovi mezzi che dovrebbero essere messi a disposizione e poi c'è quella notizia riportata dal consigliere Graziano Azzalin, che dovrà trovare conferma ufficiale da parte di Sistemi yerritoriali, ma immagino che la cosa avverrà a breve, relativa a questa sperimentazione dei treni veloci, da provare per vederne il comportamento e soprattutto come sarà la risposta dell'utenza».
Da Legambiente dicono che non ci sarà un reale beneficio con questi nuovi mezzi per i pendolari. «Non saprei. Più che questo, io e i miei colleghi dell'iniziativa Ci scusiamo per il disagio, possiamo dire che è un tentativo apprezzabile, bisognerà poi vedere con i dati alla mano cosa succederà realmente. Non per essere pedanti, ma quello su cui ci interessa insistere ora, perché la riteniamo utile, è l'integrazione tariffaria tra treni e autobus. Con una maggiore attenzione su questo aspetto, si possono aprire opportunità interessanti per il sistema del trasporto pubblico locale della provincia e mi auguro ci siano sviluppi positivi in tal senso nei prossimi mesi, con la speranza che si riesca finalmente a uscire o per lo meno a scendere di diverse posizioni in questa poco lusinghiera classifica, che certificherebbe il miglioramento almeno di alcuni condizioni di viaggio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino