La ferrovia Belluno-Calalzo chiusa un altro mese: «E dopo treni a 30 km orari»

La ferrovia Belluno-Calalzo chiusa un altro mese: «E dopo treni a 30 km orari»
OSPITALE/PERAROLO - Dalla metà di febbraio la tratta ferroviaria tra Belluno e Calalzo sarà riattivata, con una velocità limitata a 30 chilometri orari, in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

OSPITALE/PERAROLO - Dalla metà di febbraio la tratta ferroviaria tra Belluno e Calalzo sarà riattivata, con una velocità limitata a 30 chilometri orari, in fase di passaggio sul viadotto Valbona, situato tra Ospitale e Perarolo. Lo annuncia il sindaco di Calalzo nonché senatore Luca De Carlo che, rassicurato su questo da Rfi, interviene sull’interruzione del servizio ferroviario in provincia. I lavori in atto dovrebbero, infatti, permettere la ripresa della circolazione dei treni dal capoluogo al Cadore nel giro di quattro settimane. 


LE RASSICURAZIONI
Intanto è costante il collegamento del parlamentare con l’azienda pubblica che si occupa di trasporto su rotaie, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria italiana e con la Regione Veneto. «In questi giorni – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama – sono rimasto costantemente in contatto sia con Trenitalia che con Rete ferroviaria italiana, per capire sia come intendano garantire il servizio sia quale sarà l’evolversi della situazione, oltre che con l’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti. Da Rfi mi rassicurano che i lavori in atto dovrebbero permettere dalla metà di febbraio di riattivare la tratta, con una velocità più bassa del consueto, limitata a 30 chilometri orari in fase di passaggio sul viadotto su cui si sta operando. È già partita intanto la fase di progettazione dell’intervento che permetterà il completo ripristino dell’infrastruttura». 


AL LAVORO
Il problema riscontrato lo scorso 10 gennaio dal personale di Rfi interessa il timpano tra le campate 4 e 5 del viadotto Valbona, ubicato nella tratta tra Ospitale e Perarolo. La tempistica indicata di un mese per la riattivazione della linea indica che non vi è alcun pericolo di crollo. «Subito è stato realizzato un sopralluogo da parte di tecnici specializzati, che ha portato all’intervento di ripristino in atto, con l’installazione di ponteggi e di componenti in acciaio in corrispondenza del timpano e arco – continua il senatore –. Sul fronte dei collegamenti, Trenitalia mi ha assicurato che i bus continueranno a seguire l’orario previsto per i treni, aggiungendo anche che, se a causa del traffico stradale i passeggeri dovessero perdere la coincidenza ferroviaria, alla stazione di Belluno saranno presenti altri autobus integrativi». Da parte del parlamentare l’attenzione sulla questione rimarrà massima. «Sono un grande sostenitore della ferrovia – conclude – e credo che sia indispensabile avere un servizio attivo e in totale sicurezza». 


IL PROBLEMA


Nella prima parte della settimana la tratta tra Belluno e Calalzo è stata interessata sia dai cedimenti strutturali del ponte ferroviario tra Ospitale e Perarolo avvenuti martedì, sia dalla frana caduta sui binari, mercoledì, tra Ponte nelle Alpi e Longarone. In questi giorni sono in corso le verifiche, per poi poter giungere ad un rinforzo strutturale. La linea, che attraverso 44 chilometri collega Belluno al cuore del Cadore, venne attivata nel 1912/14, in tre fasi corrispondenti ad altrettante tratte. Il suo percorso è caratterizzato da un continuo susseguirsi di ponti, gallerie ed altre opere, perlopiù risalenti ad oltre un secolo fa e che per questo necessitano di manutenzioni urgenti e straordinarie, che spesso, soprattutto nell’ultimo decennio, hanno costretto a chiusure e prolungate sospensioni per i cantieri. Come annunciato nell’autunno del 2019, in vista delle olimpiadi invernali di Cortina 2026, è previsto il potenziamento infrastrutturale della linea per migliorare l’accesso all’area dolomitica e tra gli interventi figura il completamento dell’elettrificazione fino a Calalzo, insieme a una totale riqualificazione della stazione e una bretella ferroviaria. 
 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino