Ferriera, la cittadinanza torna a farsi sentire: «Chiudete l'area a caldo»

Ferriera, la cittadinanza torna a farsi sentire: «Chiudete l'area a caldo»
TRIESTE - Di nuovo in strada. Ancora una volta la cittadinanza chiede la chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Servola. L'appuntamento era alle 17 di oggi davanti...

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TRIESTE - Di nuovo in strada. Ancora una volta la cittadinanza chiede la chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Servola. L'appuntamento era alle 17 di oggi davanti all'ingresso della Siderurgica Triestina: moltissimi in partecipanti che si sono riuniti in presidio con fiaccole illuminate e striscioni, incuranti del freddo. «Stop area a caldo: Trieste vuole vivere» l'inequivocabile messaggio ribadito in stampatello.  Una fiaccolata «in memoria di tutte le persone che lottano da anni, ogni giorno, e per quelle che ci hanno lasciato troppo presto. Ognuno di noi porterà una candela, striscioni e tutto quello che riterrà necessario affinché questo momento si tramuti in un ricordo, in una speranza, in una certezza di un futuro migliore».  Presente anche il sindaco Roberto Dipiazza e l'assessore al commercio Lorenzo Giorgi: «ll cancro della città; non può essere immaginato funzionante nel futuro di Trieste. Abbiamo voluto, oggi, ricordare chi non c'è più e chi quotidianamente soffre, ribadendo la volontà necessaria di chiusura dell'area a caldo». 


I residenti di Servola continuano ad essere esasperati lamentando aria irrespirabile (con l'impossibilità di aprire le finestre specialmente nei mesi estivi), emissioni nocive e polveri di grafite sui terrazzi con malesseri e irritazioni.  Non è la prima volta che i cittadini fanno massa critica e scendono in strada per protestare e invocare la chiusura dell'area a caldo: l'iniziativa è stata lasciata totalmente in mano ai triestini e ai servolani senza alcuna organizzazione scientifica alle spalle come per le scorse manifestazioni cittadine. Un evento improvvisato che anche questa volta ha riscosso una grande partecipazione. Di recente è stata resa nota la quantità di segnalazioni giunte alla Polizia locale tra il gennaio 2009 e il settembre 2016: sono state 4.716 con un picco di 828 nel 2015. Nei primi nove mesi del 2016 sono state 587.
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Il Gazzettino