Il Ferragosto padovano: i Colli Euganei si confermano l'appuntamento fisso per la tradizione della festa fuori porta

Il Ferragosto padovano: i Colli Euganei si confermano l'appuntamento fisso per la tradizione della festa fuori porta (foto d'archivio)
COLLI EUGANEI (PADOVA) - Sorridono i ristoratori e i gestori degli agriturismi dei Colli. Ma non solo loro. Anche gli organizzatori di eventi come sagre, manifestazioni...

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COLLI EUGANEI (PADOVA) - Sorridono i ristoratori e i gestori degli agriturismi dei Colli. Ma non solo loro. Anche gli organizzatori di eventi come sagre, manifestazioni folkoristiche ed eventi culturali sono pronti ad archiviare il Ferragosto appena trascorso come uno dei più fortunati degli ultimi anni.

LE VOCI

Abbiamo lavorato a piena capienza ha confermato Enio Agnolon, titolare della trattoria Da Antenore a Torreglia tanto a pranzo che a cena nella giornata di Ferragosto, contando numeri sempre crescenti nell'arco del lungo ponte estivo. Attorno ai tavoli abbiamo visto soprattutto famiglie con bambini e compagnie di amici. L'unico neo? Pochi si sono concessi il menù completo, scegliendo l'alternativa fra il primo e il secondo». Fra i tavoli si sono anche sentite tante lingue straniere. «Il nostro giardino racconta Giampietro Bano, titolare del Miravalle di Montegrotto si è riempito anche di turisti in arrivo dagli alberghi delle Terme. La voglia di fare festa a tavola insomma ha contagiato italiani e non». Ma anche gli agriturismi hanno vissuto un Ferragosto davvero speciale. «Siamo stati contenti hanno aggiunto Federico e Nicola Danieletto, titolari dell'omonimo agriturismo di Teolo di aver visto nel nostro locale numeri davvero significativi. Ma non solo a tavola. Le nostre stanze si sono riempite di turisti, fra i quali molti europei e qualche cittadino americano». Chi non ha trovato posto nei ristoranti o agriturismi prenotati da tempo, ha ripiegato sulle classiche osterie dei Colli.

I FLUSSI

Altri hanno preferito organizzare il pranzo e la cena di Ferragosto seduti agli stand delle tante sagre dei Colli. A fare il pienone sono state, fra le altre, le feste dell'Assunta a Cinto e a Valsanzibio. Ma anche quanti hanno preferito il richiamo culturale a quello enogastronomico hanno trovato luoghi assai affollati in ogni angolo dei Colli. Notevole infatti il richiamo esercitato da complessi architettonici come l'abbazia di Praglia, villa Barbarigo, villa Beatrice d'Este e la stessa Arquà Petrarca. Mentre ancor più sorprendente è stata l'attrattiva legata a eventi culturali negli scenari più suggestivi, come l'Anfiteatro del Venda per i "Concerti a lume di candela" e ai "Paesaggi notturni". Significativa è stata anche l'affluenza a villa dei Vescovi per le diverse attività di animazione per famiglie. Pienone, come d'abitudine anche al passo Fiorine per il tradizionale pic-nic in compagnia.

GLI ENTI

L'Appe di Padova condivide a metà la soddisfazione di ristoranti e locali. «Le cose ha eccepito il segretario dell'Associazione dei pubblici esercizi, Filippo Segato avrebbero potuto addirittura andare meglio se si fossero colmanti i vuoti di manodopera lamentati da tanti operatori». Una cosa è comunque sicura: i Colli si sono rivelati ancora una volta il luogo del cuore per il Ferragosto dei padovani. «Un messaggio davvero importante ha commentato il neo presidente dell'Ente Parco, Alessandro Frizzarin per un territorio sempre a più alta vocazione turistica come quello dei nostri Colli».

L'EMOZIONE

E anche il concerto all'alba di Ferragosto nella cornice del parco Cava delle More è stato un successo. Sono arrivati in più di 500 per gustare un concerto di musica classica nella cornice dei Colli. Il silenzio perfetto del parco è stato rotto dalle "Quattro stagioni" di Vivaldi, eseguite dai musicisti dell'Accademia polifonica di Monselice sotto la direzione del maestro Luca Romani. Ottimo risultato quindi per questa sinergia fra l'amministrazione comunale, l'Accademia polifonica e il Parco Cava delle More. Proprio durante il concerto è successo un fatto curioso: sulle prime note dell'"Estate" è nato un cucciolo rossiccio di Alpaca. I gestori del Parco hanno scelto per il nuovo arrivato un nome azzeccatissimo: Vivaldi.

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Il Gazzettino