TREVISO - Quando Fernando Cadicamo è arrivato alle scuole Carducci, all'inizio dell'anno scolastico 2013-2014, si portava già dietro la "fama" di una persona difficile,...
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Cadicamo è stato fin da subito una sorta di sorvegliato speciale. In quanto precario assegnato alla scuola dall'Ufficio scolastico provinciale, non poteva essere rispedito indietro. Però questo non ha impedito a Gianni Maddalon, dirigente scolastico del comprensivo Coletti di cui le Carducci fanno parte, a prendere qualche provvedimento. Durante le sue ore di lezione in classe, con lui e i bambini, c'era quasi sempre un altro maestro. Quella del doppio insegnante è una formula che nelle scuole elementari viene utilizzata in alcune occasioni per rafforzare l'offerta educativa. In questo serviva per un discreto controlllo.
Il maestro violento, a dire il vero, per gran parte dell'anno non ha dato alcun pensiero. Ha insegnato storia e geografia senza mai eccedere. Non ci sono stati episodi di scappellotti in testa o calcetti nel sedere come invece si vede nei video girati dagli agenti della Squadra mobile l'anno prima al Martini. Nella sua classe però si respirava sempre tensione.
E anche i rapporti con gli adulti non erano dei migliori: «Si vedeva che aveva difficoltà di rapportarsi sia con noi che con i bambini - continuano i colleghi - anche qualche genitore se n'era accorto e quando ci chiedeva qualcosa gli rispondevamo di avere pazienza, che l'anno seguente se ne sarebbe andato».
Tutto è filato liscio fino all'11 febbraio scorso, quando Cadicamo ha afferrato per il bavero due bambine che non rispettavano la fila per la mensa. Un atto che ha spinto la scuola a prendere prima un provvedimento disciplinare e poi a sporgere una nuova denuncia. E per Cadicamo sono cominciati i guai. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino