La Fenice porta a villa Manin la serenata di Vivaldi

La Fenice porta a villa Manin la serenata di Vivaldi
Domani sera un vento francese percorrerà villa Manin a Passariano di Codroipo, con la rappresentazione de «La Gloria e Imeneo», serenata francese con musiche di...

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Domani sera un vento francese percorrerà villa Manin a Passariano di Codroipo, con la rappresentazione de «La Gloria e Imeneo», serenata francese con musiche di Antonio Vivaldi. L'opera è stata pubblicata con un'edizione critica di Alessandro Borin, promossa dall'Istituto italiano Antonio Vivaldi e la fondazione Giorgio Cini. Agli spartiti ci sarà l'orchestra della Fenice, diretta da Francesco Fanna. Racconta la regista Elisabetta Brusa: «Nel 1725 l'ambasciatore francese a Venezia, Jacques-Vincent Languet conte de Gergy, in occasione delle nozze di Luigi XV con la principessa polacca Maria Leszczynska, commissiona ad Antonio Vivaldi una serenata. Il compositore scrive di getto «La Gloria e Imeneo», serenata che verrà eseguita durante una festa organizzata nel giardino dell'ambasciata francese, a Venezia, la sera del 12 settembre 1725. È un componimento privo di azione drammaturgica, finalizzato a celebrare le nozze di un monarca attraverso la contesa che due personaggi allegorici: la Gloria e Imeneo, il dio greco figlio di Apollo». Il progetto scenico suggerito si avvale di un doppio binario: lo spettacolo del «finto concerto» eseguito in onore del re e la vita di una corte evocata nel suo momento di festa giocosa. Questa dimensione permetterà a villa Manin di ospitare e far rivivere fantasmi di un mondo che non ha mai smesso di suggerire visioni, tra gestualità aggraziate e costumi sfarzosi, che, secondo Elisabetta Brusa, «Appartengono all'anticamera del sublime». Imeneo, il dio greco figlio di Apollo, e la personificazione allegorica della Gloria fanno a gara per decantare le virtù della coppia di sposi, prospettando loro le gioie delle nozze e quelle di là da venire, prodotte dai frutti della loro unione. La musica di Vivaldi è un compendio di quanto di meglio il compositore scrisse durante la terza decade del secolo. Per la brevità dei recitativi, non di rado caratterizzati da una profonda integrazione fra la scrittura vocale e l'accompagnamento orchestrale, questa serenata può essere considerata a tutti gli effetti un "concerto di arie".

La Gloria verrà interpretata da Leyla Martinucci, mentre Idomeneo sarà Ewa Gubanska. Ancora: Gianmaria Bissacco, Francesco Bortolozzo, Marco Ferraro, Marjolaine Uscotti. Costumi di Nicolao Atelier.
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Il Gazzettino